Il 61% degli italiani è disposto a cambiare piano tariffario, ma non cellulare: la fotografia dell’ultimo studio dell’Osservatorio SuperMoney.

La maggior parte degli italiani dispone di un telefono cellulare e, in linea con le nuove consuetudini per la comunicazione non potrebbe fare a meno di ricorre a smartphone e internet per restare in contatto con amici e familiari. Dal momento che il mercato ha predisposto offerte molto varie, per trovare quella più conveniente per noi ed evitare gli sprechi un’ottima possibilità è, ad esempio, confrontare le tariffe per cellulari Wind con quelle Vodafone piuttosto che Wind così da individuare l’operatore che meglio risponde ai nostri bisogni.

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A giudicare dallo studio dell’Osservatorio SuperMoney, l’unico sito in Italia ad essere accreditato presso l’Agcom (Autorità garante per le comunicazioni) per il confronto tra tariffe Wind, Tim e altri colossi della telefonia, gli italiani sembrerebbero essere diventati meno spreconi in fatto di tecnologia. Il 61% del campione analizzato non ha, infatti, intenzione di prendere in considerazione le tariffe con cellulare incluso.

Dalla fotografia scattata da SuperMoney emerge, quindi, la maggior parte degli italiani ci pensa due volte prima di cambiare il proprio telefonino. Ciò che interessa è soprattutto risparmiare, individuando la tariffa più adatta alle proprie disponibilità di spesa e alle proprie esigenze di consumo.

Gli abbonamenti tutto incluso, cioè quelli che, oltre a chiamate, messaggi e traffico dati, includono gli ultimi modelli di smartphone, sono, invece, richiesti dal 39%. Per costoro la scelta ricade soprattutto sui dispositivi Samsung (in particolare sul Galaxy SIII e SIV), anche se l’iPhone 5 di casa Apple si conferma in cima ai desideri di molti (23%).

La tendenza a non disfarsi del proprio cellulare è riscontrabile un po’ in tutta Italia, dal Nord al Sud: le differenze sono lievi, segno che gli italiani, anche a causa della crisi, pongono più attenzione al problema del risparmio e si lasciano suggestionare con meno facilità dalle mode tecnologiche del momento.

Andrea Manfredi, Ad di SuperMoney, ha fornito una sua spiegazione del fenomeno: “Avere un cellulare incluso nella tariffa vuol dire spesso impegnarsi in un vincolo troppo oneroso per il consumatore. È vero che il costo dello smartphone, spesso superiore ai 400-500 euro, nel caso dell’abbonamento viene suddiviso in rate, ma si è costretti a restare clienti della compagnia per almeno 24 o 30 mesi per non incorrere in penali salate. Inoltre, in molti casi è indispensabile la carta di credito, sulla quale viene addebitata automaticamente la quota mensile”.

 

 

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