I consumatori italiani sono sempre più attratti dall’e-commerce: si tratta di un trend che, dopo il boom degli acquisti natalizi, non accenna a scendere nonostante la crisi. Il merito di questa fiducia nel commercio online probabilmente sta anche nella possibilità di scegliere tra diverse modalità di pagamento, come le carte ricaricabili e le comuni carte di credito, lo strumento più idoneo per compiere i propri acquisti in piena sicurezza. Rispetto alle carte di credito tradizionali, il vantaggio che contraddistingue le carte elettroniche prepagate consiste nel fatto che queste non sono collegate a un conto corrente: nello sfortunato caso di acquisti su un sito poco affidabile si ha la certezza che i malintenzionati non potranno mai arrivare al proprio conto.

Premesso che l’utilità di questi strumenti è avvalorata da un loro uso corretto e consapevole, le carte prepagate funzionano come una sorta di portafoglio elettronico e hanno un credito a scalare: la somma spesa viene prelevata immediatamente dalla carta. Le carte prepagate costituiscono una valida opzione anche per chi non vuole aprire un conto corrente ma non vuole rinunciare alla libertà di effettuare acquisti online o comunque per mezzo di pagamenti elettronici.

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Tuttavia, nel lungo periodo, le carte prepagate possono risultare poco convenienti a causa dei costi di ricarica. Inoltre in caso di addebiti erronei i tempi di rimborso possono essere anche molto lunghi. Per chi pensa di dover fare un uso assiduo dei pagamenti elettronici è quindi consigliabile comunque optare per una carta di credito tradizionale, che può comunque essere usata tranquillamente per gli acquisti online, purché si sia certi dell’affidabilità del sito.

Conscio del crescente successo dell’e-commerce, Poste Italiane si appresta quindi a lanciare un nuovo servizio che faciliterà notevolmente le spedizioni della merce acquistata online e quindi renderà ancora più efficiente e sicuro il commercio virtuale.

Il progetto sarà sperimentato in cinque uffici postali di Milano, che verranno dotati di chioschi automatici per il servizio di ritiro e consegna dei pacchi. Presso gli Automated Parcel Terminals si potranno ritirare e spedire pacchi in ogni momento della giornata e sette giorni su sette.

In particolare, questi chioschi non sono altro che lockers, non molto diversi dagli armadietti di deposito bagagli che si trovano nelle stazioni ferroviarie o negli aeroporti. L’utente dovrà solamente aprire l’armadietto digitando un codice a barre ottenibile via web oppure presente sul pacco da spedire, inserire il collo e quindi richiudere lo sportello.

Il pacco verrà quindi ritirato a fine giornata e spedito. Nel momento in cui partirà la spedizione, il destinatario riceverà tramite un messaggio sul proprio cellulare il codice pin necessario a ritirare il pacchetto.
Non sarà quindi più necessario aspettare a casa che arrivi il postino a consegnare il pacco che si aspettava, ma ci si potrà recare in qualsiasi momento nell’ufficio postale più vicino e ritirarlo in tutta comodità. In questo modo, inoltre, si riduce anche il rischio che il pacchetto vada perduto.

Si tratta di un sistema già ampiamente collaudato da un colosso dell’e-commerce come Amazon, che ha attivato un servizio simile negli Stati Uniti, ma anche in paesi come la Francia e la Germania. I chioschi da collocare nei cinque uffici milanesi saranno forniti da TZ, un’azienda australiana di prodotti tecnologi.

L’installazione e la manutenzione degli armadietti sarà invece affidata a Fba Italia, che ha vinto la gara di appalto. Poste Italiane, che attualmente è sottoposta a un processo di privatizzazione, ha già annunciato che se il progetto dovesse andare a buon fine sarà presto esteso in tutte le città italiane.

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