Il consumo telefonico è uno dei settori sempre più in crescita ma che allo stesso tempo è soggetto a continue truffe a danno dei consumatori, minando di fatto i loro tentativi di risparmio. Tenendo in considerazione le proprie abitudini per quanto riguarda l’utilizzo della linea fissa e della connessione ad internet, l’unico rimedio nei confronti delle eccessive spese è quello di comparare le offerte Telecom Italia, Fastweb e di atri operatori per individuare la soluzione più economica.
È anche vero che la telefonia fissa sta calando rispetto a quella mobile, ma ciò non toglie che scegliere le migliori offerte per l’adsl sia un’esigenza per tutti quelli che la linea fissa la utilizzano anche per connettersi ad internet.

Dal punto di vista della tutela dei consumatori, invece, è direttamente dall’Antitrust che arriva la buona notizia: a breve molte cose riguardanti gli acquisti online, quelli telefonici, le assicurazioni sui biglietti aerei, l’adesione alle offerte telefoniche e così via, subiranno delle variazioni nel processo di validazione e approvazione da parte del consumatore.
In poche parole, tutti i tipi di contratti aperti al telefono o su internet, per essere effettivamente validi, dovranno essere firmati o con firma digitale o con firma tradizionale: la manovra dell’Antitrust è volta a tutelare i consumatori contro la possibilità di essere truffati anche per vie elettroniche (telefono) o digitali (web).

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Le telefonate al call center per ricevere assistenza, per esempio, non potranno avere un costo superiore di quello previsto dalla tariffa base della linea telefonica attivata o ancora, prima di essere validato, un contratto telefonico dovrà essere firmato.

L’iniziativa è frutto del recepimento di una direttiva europea che partirà il prossimo 14 giugno e come spiega l’Antitrust stessa, “il cittadino uscirà rafforzato” da una serie di tutele come queste.

Sapere fin da subito il costo totale del prodotto che si sta acquistando compenso di tutti i costi extra, per esempio, eviterà brutte sorprese per esempio all’acquisto di un biglietto aereo o all’acquisto di una merce su un sito e-commerce.

È soprattutto qui, infatti, che la stretta dell’Autorità si fa sentire maggiormente: il settore è in crescita perché dal 2009 al 2013 si è incrementato del 17-19% ma ciò non toglie che è un settore che lascia ancora molti dubbi ai consumatori.

Netcomm, il consorzio di tutti gli operatori del commercio elettronico, ci riferisce quali siano gli ostacoli che i consumatori incontrano davanti l’acquisto presso un negozio online: i dati del centro studi del consorzio vedono il 40% degli utenti avere la necessità di toccare con mano i prodotti, il 31% essere attaccati ancora al denaro contante, il 31% avere paura ad effettuare transazioni online, il 27% avere la paura di non ricevere il prodotto e un 26% essere intimoriti dalla difficoltà che implica il diritto di recesso.

Alcune di queste cose, però, stanno per cambiare e tutti i beni che si acquistano tramite il web dovranno essere recapitati agli acquirenti entro 30 giorni dall’acquisto senza ritardi ingiustificati altrimenti il consumatore avrà diritto a recedere.

Inoltre, da giugno, il modulo per richiedere il recesso sarà standard e il tempo a disposizione per cambiare idea in un acquisto si allunga a 14 giorni (prima erano 10). La nuova normativa, però, si applica ad acquisti che siano superiori a 200 euro.

L’Antitrsut sarà garante anche per le bollette di luce e gas e interverrà a punire ogni scorrettezza da parte degli operatori con multe che potrebbero arrivare fino a 5 milioni di euro.

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Linda Iulianella

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