Internet e risparmio: un tema attualissimo in un contesto in cui il fruitore medio della rete matura un livello di consapevolezza che lo trasforma sempre più da ingenuo utente a consumatore esigente. Ecco quindi che l’offerta viene incontro alla domanda e che si moltiplicano le risposte a uno dei quesiti più all’ordine del giorno: risparmiare cambiando operatore Adsl è una scelta conveniente per i consumatori? E se sì, quali sono i modi per confrontare le tariffe valutando con cognizione di causa le offerte effettivamente migliori?

Sulla rete le risposte sono numerose e in fase di continuo aggiornamento, ma desumere un vademecum sintetico e agile da seguire è comunque possibile. Regola d’oro: mantenersi costantemente aggiornati e non dare mai per scontato che l’opzione scelta rimanga sempre la più conveniente. I siti che consentono di confrontare il sempre più ampio spettro di tariffe vigenti sono molti e diversi sono i criteri di valutazione proposti. In questo senso, il confronto Adsl deve basarsi principalmente su tre criteri di base: livello di popolarità, costi e velocità di connessione.

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Ma cambiare operatore non basta e per non ritrovarsi punto e a capo è necessario seguire alcuni semplici consigli: valutare oculatamente i servizi compresi nel proprio abbonamento che vengono effettivamente utilizzati, confrontare il proprio abbonamento in promo con l’opzione di abbonamento senza sconto e – soprattutto – monitorare l’effettiva rapidità della propria connessione. Farlo è semplicissimo, basta utilizzare uno dei tanti software gratuiti reperibili in rete, come Ne.me.sys, strumento certificato dall’AGCOM, l’Autorità garante per le telecomunicazioni, che consente di disdire il contratto Adsl senza penali nel caso in cui l’operatore non eroghi la banda minima garantita promessa dal contratto, e a cui abbiamo dedicato un articolo.

E se questo non fosse sufficiente? Può infatti capitare che, in termini reali, la rapidità di connessione misurata attraverso lo “speed test” non spieghi perché l’utente si trovi comunque a fare quotidianamente a pugni con una connessione lenta. L’episodio è all’ordine del giorno e dipende in genere dal numero di utenti che si connettono contemporaneamente a una stessa centralina. In questo caso, cambiare operatore tout court non basta, ma può essere utile tener conto di una cosa che molti non sanno: ormai non è più indispensabile disporre di una linea telefonica fissa per avere l’Adsl; sono infatti da tempo disponibili le Adsl su cavo dati che (a condizione di usufruire di una Banda Minima Garantita), garantiscono all’utente la possibilità di effettuare chiamate telefoniche e di inviare e ricevere fax. Inoltre, oggi anche gli operatori mobili forniscono connessioni a banda larga per l’uso domestico utilizzando la rete cellulare. La copertura dei servizi 3G, che consente la connettività ad alta velocità, è infatti ormai diffusa quasi ovunque.

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