Presentato a luglio da Anitec-Assinform il rapporto “Il Digitale in Italia 2023 Vol.1” da cui risulta un mercato digitale in forte crescita nonostante alcune criticità.

Anitec-Assinform è un’associazione che si occupa di raccogliere e diffondere i dati delle imprese che si occupano di sistemi e apparecchiature elettroniche e della relativa innovazione digitale. Ogni anno pubblica un rapporto in cui, attraverso la lettura e l’analisi dei dati raccolti è possibile individuare i problemi del settore. Inoltre, nel rapporto Anitec-Assinform vengono indicate le strade da percorrere per risolvere le criticità.

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Il mercato digitale, l’Ict e la robotica

Il mercato digitale ha registrato nel 2022, una crescita del 2,4% e il settore con la crescita maggiore riguarda i Servizi Ict, con +8.5%. L’Ict rappresenta l’insieme delle tecnologie per la comunicazione e l’informazione che sono parte integrante di ogni attività. La diffusione delle tecnologie digitali e l’innovazione, in altre parole, sono componenti essenziali per lo sviluppo e la competitività di ogni azienda.

I robot sono sempre più utilizzati nell’automazione industriale sostituendo l’uomo nei compiti ripetitivi. Una nuova generazione di robot collaborativi, definiti cobot, permettono all’uomo di dedicarsi ad attività che richiedono un impegno mentale, lasciando alle macchine le attività ripetitive, meccaniche o pericolose.

Il mercato digitale e i droni

Abbiamo avuto modo di approfondire come l’innovazione tecnologica aiuti a prevenire gli eventi meteorologici estremi anche con l’aiuto dei droni. Questi ultimi vengono utilizzati sempre più anche in agricoltura per raccogliere informazioni utili a migliorare il raccolto e ad ottimizzare le risorse idriche. I droni vengono impiegati in edilizia per osservare dall’alto e da vicino le strutture. In questo modo è possibile riscontrare eventuali anomalie, deterioramenti e danni causati da degrado o da fattori meteorologici.

Il settore bancario, la cybersicurezza

Le banche, con oltre 9milioni di euro, sono il settore che ha il volume più alto di investimenti nell’innovazione digitale. Ulteriore riduzione degli sportelli, sviluppo delle attività digitali trasformeranno le banche in un prossimo futuro. I piani pluriennali previsti dalle principali banche, prevedono un incremento degli investimenti del 6,7% rispetto al 2022. L’implementazione dell’intelligenza artificiale rientra in questi piani strategici.

Abbiamo visto in un precedente articolo, che è aumentato il numero degli attacchi hacker a livello mondiale. L’associazione Clusit dà il nome al rapporto che descrive la situazione sulla sicurezza informatica da cui si evince che anche l’Italia è sotto attacco. Le imprese piccole, medie e grandi hanno capito l’importanza di difendere i propri dati dalle minacce esterne e stanno implementando i dispositivi che ne permettono la protezione. Dal rapporto Anitec-Assinform risulta che le piccole e medie imprese fanno fatica ad implementare le nuove tecnologie sulla sicurezza. Uno dei motivi è la mancanza di personale preparato: i sistemi di sicurezza prevedono la presenza di personale con competenze adeguate alla loro gestione.

Infine riportiamo l’esortazione che Vincenzo Boccia, presidente dell’università Luiss Guido Carli, rivolge ai politici che utilizzano l’espressione: “la recessione è meglio dell’inflazione” manifestando un approccio negativo che sceglie tra due mali. Il presidente Boccia invita quindi, i politici a cambiare prospettiva cercando azioni che conducano al miglioramento attraverso l’innovazione digitale piuttosto che scegliere tra due situazioni negative.

L’innovazione digitale e la richiesta di competenze

Abbiamo visto, in un precedente articolo, come il divario tra domanda e offerta di lavoro è dovuto alla mancanza di personale qualificato con competenze adeguate allo svolgimento di mansioni e all’utilizzo di strumenti che siano in linea con l’innovazione. In conclusione, il rapporto “Il Digitale in Italia 2023 Vol.1” conferma questa tendenza e aggiunge che risultano necessarie competenze trasversali e multidisciplinari. Una delle figure più ricercate deve possedere delle conoscenze giuridiche, dei regolamenti internazionali e competenze digitali.

Massimo Sarmi, presidente di Confindustria digitale, chiude la presentazione del rapporto con queste parole: “Il digitale favorisce l’istruzione e l’apprendimento, e garantisce l’accesso a una formazione di qualità per tutti, promuovendo la diffusione di competenze tecnologiche e lo sviluppo di capacità trasversali. In questo senso, è fondamentale investire nella formazione e nella riqualificazione professionale, in modo da sviluppare le competenze necessarie a utilizzare al meglio le enormi opportunità richieste dallo stesso mercato del lavoro. In conclusione, per sfruttare appieno le opportunità offerte dalle nuove tecnologie è necessario un impegno congiunto tra istituzioni, imprese e persone, per favorire l’innovazione e la competitività. Quanto sopra, permetterà di costruire una società più inclusiva, resiliente e innovativa, pronta ad affrontare gli impegni del prossimo futuro”.

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Francesco Ravenda

Francesco Ravenda

Francesco Ravenda, informatico. Appassionato di gestione aziendale e di podcast, attento alle dinamiche sociali, mi piace informare, raccontando. Aspirante pubblicista, scrivo per BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista.

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