Scrivete il suo nome su Google e cercate tra le immagini. Scoprirete un viso barbuto, occhiali da nerd, simpatici baffi e sempre pose buffe. 35 anni, americano, una laurea in Ingegneria e il compito, nel 2012, di guidare Obama alla ri-elezione. Compito portato a termine, naturalmente. Harper Reed ha capito come pochi altri il valore di Internet, bacino di conoscenza, condivisione, scambio. Reed ha diretto la più grande operazione di data-mining della storia, affiancato da circa cento persone tra statistici, ingegneri, matematici e scienziati (un team con età media di trent’anni). Ha sviluppato tecniche in grado di individuare l’elettorato di Obama in relazione al loro stile di vita. Qualcosa di più profondo di quanto fatto nel 2008, quando già i social media furono determinanti per la vittoria del presidente democratico. In un anno e mezzo la poderosa macchina di microtargeting è stata in grado di raccoglierei attraverso siti e social network informazioni tali da quasi 30 mila votanti solo in Ohio. Cifre impressionanti, che rendono chiara la potenza e il valore di Internet quale elemento chiave per le idee e per il loro scambio.

Come recita l’homepage del suo sito, Harper ama usare l’enormità di Internet per unire le persone. Lui è un “professionista dei dati”, ruolo che dietro ad alcune stime richiederà entro il 2018 quasi 200 mila unità solo negli Stati Uniti (fonte: McKinsey Global Institute). Ruolo che può davvero rappresentare un elemento chiave non solo della politica ma anche dell’intero sistema economico, e per tale ragione interessante ambiente di crescita anche per i nostri giovani laureati. Il valore di Internet in termini di libera espressione è già abbastanza chiaro; ma come la rete sia la chiave economica per raggiungere molti obiettivi lo sta diventando, anche con l’aiuto di “nerd” come Harper Reed.

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