Finalmente sono stati sbloccati i progetti per la nuova fibra ottica: via libera ai finanziamenti sulla banda ultra larga, grazie all’accordo con Anci.

Internet costituisce ormai un alleato insostituibile per famiglie e imprese, ma anche un valido supporto per le istituzioni per quanto riguarda l’amministrazione del nostro Paese, motivo per cui sono anni che queste si impegnano nella realizzazione di infrastrutture e nella stesura di piani utili alla riduzione del digital divide che ha sempre penalizzato le regioni.

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Dopo mesi di tentativi andati a vuoto e di colloqui infruttuosi, i Ministeri delle Infrastrutture e dello Sviluppo, anche grazie alla collaborazione che l’Anci (l’Associazione dei Comuni Italiani) ha deciso di dare, riescono a dare il via libera alle norme sui tempi ed i costi degli scavi per la posa della fibra ottica, nell’ambito del progetto sulle infrastrutture di telefonia e internet, in particolare per la banda ultra larga.
Il testo condiviso dai due Ministeri darà finalmente il via allo sviluppo della banda ultra larga con fibra ottica nel nostro Paese, per sostituire la classica linea adsl. Il decreto ha un valore di due miliardi, stimati come risparmi per gli operatori, grazie al quale si potrà procedere coi lavori di scavi in molte città italiane con la tecnica delle mini-trincee, che consente di aprire il terreno, mettere i cavi e richiudere, il tutto in un solo giorno.

Questa tecnica, che chiaramente può consentire una grande velocità nell’implementazione delle reti sul nostro territorio, è già stata utilizzata dagli operatori del settore ma solo tramite accordi presi di volta in volta coi Comuni coinvolti o con i gestori della strada, rendendo il tutto più macchinoso e costoso: ma grazie a questo decreto, che in realtà è arrivato in ritardo in quando già nel 2012 il governo Monti aveva cercato di dare una spinta alla questione tramite la cosiddetta Agenda Digitale Italiana, il tutto dovrebbe avere una decisa accelerata.

Già un paio di mesi orsono i deputati del PD Paolo Coppola, Paolo Gentiloni e Ivan Scalfarotto, nonché il presidente della commissione Trasporti e Tlc della Camera Michele Meta, avevano presentato solleciti formali per far giungere la questione ad una svolta: svolta che è arrivata in questo mese di luglio grazie anche all’Anci, visto che è ovvio che i Comuni abbiano interesse affinché si implementi la rete a banda ultra larga nel loro territorio e che lo si faccia con metodologie che non richiedano cantieri che tengano chiuse le strade per giorni o per settimane. Anche le Regioni hanno un interesse particolare alla questione in quanto stanno ora finanziando nuove reti a banda ultra larga tramite fondi europei di recente istituzione.

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