Quando l’arte esce dai luoghi deputati della cultura per entrare negli spazi pubblici, è sempre una buona notizia.

È questo il caso di “Highlights in the subway” una mostra allestita nel cuore della rete metropolitana milanese – fino al prossimo 31 gennaio – all’interno di uno spazio espositivo completamente trasparente e disponibile allo sguardo dei tanti passanti che, ogni giorno, transitano nei corridoi di collegamento tra la stazione di Porta Venezia e il passante ferroviario.

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Quest’iniziativa, come racconta la curatrice Sarah Boglino, “nasce da un intento comune che unisce artisti, amanti dellarte, organizzatori, e si propone come una delle possibilità – grazie a sponsor privati e pubblici – di fare e mostrare l’arte a costo zero, garantendo la piena visibilità delle opere da parte del pubblico durante lʼintero orario di apertura di questo luogo situato nel cuore di Milano”. Oltre ad avvicinare il grande pubblico all’arte contemporanea, offrendo un importante servizio sociale di diffusione della cultura, la mostra ha il merito di promuovere un’idea di luogo pubblico in cui bellezza e funzionalità possano coesistere.

14 artisti, italiani e stranieri, si sono messi in gioco e hanno deciso di uscire dai consueti circuiti dell’arte contemporanea, portando le proprie creazioni nel cuore della vita cittadina, a diretto contatto con un pubblico talvolta inconsueto, non abituato a frequentare musei, gallerie o fondazioni. Le opere, molto eterogenee dal punto di vista del linguaggio e dei materiali, sono accomunate da una ricerca artistica che pone al centro la materia, interrogata in tutte le sue potenzialità espressive. Opere di pittura, scultura, fotografia, pixel art, design e arte tessile sono qui armonizzate in un unico percorso che ci accompagna nei mondi della materia, sia essa ceramica, vetro, garza, feltro o metallo.

SalvadorCi si può imbattere nelle creature metalliche di Fabius Titta, nate da rottami di ex-utensili domestici che, grazie all’arte, vivono una seconda vita prendendo la forma di “formiche”, “uccelli”, “lumaconi” e altri piccoli e simpatici animali che comunicano energia positiva; o nei poetici arazzi in feltro di Cristiana Di Nardo, dai toni leggeri e delicati, passando attraverso le sculture in grès di Guido De Zan, con i suoi giochi di pieni e vuoti, che ritroviamo nell’opera fotografica di Antonio Salvador, dove “spigoli di edifici moderni si stagliano su uno sfondo monocromatico, talvolta nero per meglio risaltare la linearità dei contorni”.

Questa mostra è la conferma che anche a Milano, in linea con una tendenza sempre più diffusa a livello internazionale, si sta affermando la necessità di portare la “bellezza” nel sottosuolo, offrendo la possibilità di un incontro con l’arte anche in metropolitana. In tal senso, non si deve andare troppo lontani per trovare un eccellente modello di riferimento cui ispirarsi: a Napoli è possibile percorrere le “Stazioni dell’Arte” ), dislocate in spazi interni ed esterni alla metropolitana, a formare un itinerario museale aperto, dinamico e in continua evoluzione che, a oggi, conta circa 200 opere di 100 fra i più prestigiosi autori internazionali.

Foto in evidenza: uno scorcio della mostra “Highlights in subway” allestita presso la “Galleria Trasparente”

Foto all’interno dell’articolo: Antonio Salvador “La severità del vuoto” – photography, fine art print

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