Il solstizio di inverno segna il momento in cui il sole, arrivato al punto più basso, vive il suo maggior declino. E quest’anno, il giorno più corto e più lungo dell’anno, cadrà di venerdì 22 dicembre; più precisamente alle 4:28 (ora italiana).

Ma se la luce sembra assentarsi per lungo tempo, è anche il momento antecedente a quando essa ritornerà in tutta la sua manifestazione. Dal solstizio in poi, infatti,  i giorni torneranno ad allungarsi. Questo momento abbraccia metafore di rinascita in parecchie culture in cui, tra riti e credenze, si brilla sotto un nuovo barlume.

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Stonehenge: dove durante il solstizio il sole bacia la terra

Dal latino solstitium, composto da sol, “Sole”- e -sistere, “fermarsi”, è un vero e proprio momento astronomico in cui il Polo Nord è inclinato dalla parte opposta al Sole di 23 gradi e mezzo sul piano dell’orbita e dà inizio all’inverno. In questo momento sembra quasi come se la nostra stella si fermasse.

Durante il solstizio d’inverno, il Sole pare precipitare nell’oscurità per poi tornare a mostrarsi vitale e invincibile già a partire dai giorni successivi. Questo è il motivo per cui gli antichi romani celebravano, in quei giorni, i Saturnalia (dal 17 al 23), la festa del “Sol invictus“, una festa di rinascita che potrebbe essere l’origine pagana del Natale. Ma il simbolo più famoso dell’evento rimane Stonehenge,

Stonehege

Solstizio di inverno a Stonehenge: dove il Sole bacia la Terra. Pexels

Durante questo momento di solstizio  il Sole si leva al di sopra della Heel Stone regalando uno spettacolo magico. Ogni anno, migliaia di visitatori, in occasione della festa pagana di Yule, si radunano con una candela accesa per accogliere la nuova luce.

Questo spettacolo si mostra in scatti fotografici che girano il mondo in quanto è un momento in cui, in poche ore, il Sole si bacia con la Terra inaugurando la stagione del rinnovamento. Dopo il giorno più corto, infatti, si presenteranno giornate più lunghe in cui manifestarsi sotto una nuova brillantezza.

Le leggende sul giorno più corto dell’anno

In realtà il periodo del solstizio inizia il 13 dicembre, festa della Dea della luce, o Lucia, come è stata ribattezzata dalla chiesa, la quale illumina il giorno più freddo e buio dell’anno. Anticamente, infatti, durante questo periodo, si accendevano dei grandi fuochi propiziatori.

Falò

Gli antichi accendevano falò durante il solstizio di inverno per celebrare la luce. pixabay

Il fuoco aveva lo scopo di richiamare il sole ed invitarlo ad illuminare nuovamente la terra in occasione delle prossime semine. Questi riti vogliono infatti ricordare che il momento più buio è proprio quello in cui sta per sorgere la luce.

Mentre, per l’occasione, la massoneria celebra la Festa della Luce, uno dei pochi eventi nel quale le logge aprono i templi ai profani. Per loro è la manifestazione più solenne e suggestiva che condividono con le loro sorelle e a con gli amici non ancora iniziati.

I riti magici durante il solstizio

Molte sono le persone che, come buon auspicio, in queste ore tengono delle candele accese in casa, proprio per l’arrivo di una nuova luce dopo ore così buie. Oppure scrivono i propri desideri su un rametto tramite un nastro per poi bruciarlo nel caminetto in modo che il fumo voli fino in cielo e arrivi alle orecchie degli dei. E ancora, non bisogna aspettare Capodanno per baciarsi sotto il vischio per attirare fortuna, ma bisognerebbe farlo già del 21 dicembre.

Candele

Accendere candele come buon auspicio. pixabay

Qualcuno, invece, brinda a inizio giornata con un buon succo d’arancia, graziandosi due volte, in fortuna e in salute. D’altronde questo è considerato il frutto per eccellenza del Sole, nel giorno della sua rinascita alimento che non può mancare.
Che tali riti siano utili o meno, ci piace pensare che questo evento astronomico ricordi come se si sta passando un periodo non molto brillante e ci si trova in momenti bui, tutto questo fa parte di un ciclo naturale, in cui a seguito di una fase oscura ne arriva sempre un’altra, sicuramente più luminosa.
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Laura Corona

Laura Corona

Aspirante giornalista laureata in Lettere. Scrivo di Cultura e Lifestyle collaborando con BuoneNotizie.it, grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista

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