Il mondo del giornalismo è stato recentemente scosso da cambiamenti epocali come l’avvento dell’intelligenza artificiale, il cambiamento nelle abitudini di comportamento dei lettori e il pluralismo informativo. A fianco delle nuove esigenze richieste dall’ecosistema moderno dell’informazione emerge la necessità di rinnovare i percorsi che formano i giornalisti delle nuove generazioni.

Il programma didattico offerto dall’Associazione Italiana Giornalismo Costruttivo risponde alla domanda di chi si chiede come diventare giornalista pubblicista oggi, al passo coi tempi. Il percorso si pone l’obiettivo di dotare gli aspiranti giornalisti di strumenti, competenze e una visione etica e proattiva del giornalismo, contrastando le dinamiche distorsive del mercato dell’informazione, causate dalla velocità e dai modelli di business che privilegiano più la necessità di vendere la notizia come fosse un prodotto, piuttosto che un servizio per informare i cittadini.

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Il giornalismo in Italia deve rispondere a sfide importanti per sopravvivere

Il giornalismo in Italia sta affrontando un periodo di profonda trasformazione, guidato dall’innovazione tecnologica e dall’evoluzione delle esigenze e delle abitudini dei lettori. La crescente importanza dell’intelligenza artificiale nelle redazioni sottolinea la necessità per i giornalisti di acquisire nuove competenze digitali e adattarsi a un panorama mediatico in rapido cambiamento. I lettori moderni si informano sui social, preferendo il digitale al cartaceo, e dedicano un periodo molto più breve alla letture delle notizie che devono essere quindi brevi, immediatamente comprensibili e fruibili in contesti in cui l’attenzione scarseggia a causa dell’enorme mole di informazioni disponibili.

Il pluralismo informativo e la fiducia dei lettori, secondo il report 2023 “Tendenze e nuovi scenari per il giornalismo” dell’Ordine nazionale dei giornalisti, diventano così i pilastri fondamentali per il mantenimento di una società democratica informata. In un contesto caratterizzato da una fiducia costantemente in calo nei confronti dei media, i giornalisti sono chiamati a promuovere un giornalismo di qualità, che rispetti i principi etici e deontologici della professione, per ricostruire e mantenere la fiducia del pubblico.

Le prospettive economiche per il settore dell’informazione evidenziano la necessità di esplorare nuovi modelli di business nel settore dell’editoria, capaci di sostenere la produzione di contenuti di qualità in un’era dominata dalla digitalizzazione e dalla frammentazione del pubblico senza tuttavia dover ricorrere a mezzi che penalizzano l’informazione come le fake news o il click-baiting (la tecnica per rendere i titoli così attraenti da non poter essere non cliccati).

L’evoluzione del giornalismo richiede nuovi percorsi formativi

A fianco di questi mutamenti irreversibili del mondo del giornalismo è emersa la necessità di una nuova proposta formativa, capace di formare i giornalisti moderni. In questo contesto si posiziona l’offerta dell’Associazione Italiana Giornalismo Costruttivo che propone la sua formula per diventare giornalisti pubblicisti oggi in Italia. Al centro del percorso formativo si trova il concetto di giornalismo costruttivo, un approccio alternativo al modo diffuso di fare informazione estremizzando catastrofi, scandali e conflitti che, pur mantenendo un impegno verso la verità e l’obiettività, si occupa della narrazione di storie, notizie ed eventi che non solo identificano i problemi, ma che esplorano anche soluzioni praticabili. Ciò che si vuole offrire ai lettori è un’informazione completa arricchita di stimoli e spunti di riflessione per un’azione proattiva verso la realtà che ci circonda.

Il programma dell’Associazione, della durata di due anni, è progettato per offrire una formazione completa e altamente professionalizzante. Gli aspiranti giornalisti vengono accompagnati da tutor esperti in ogni fase del loro percorso, beneficiando di lezioni online e in diretta live con professionisti del settore, laboratori, con la possibilità di pubblicare i propri articoli remunerati sulle testate partner del progetto. L’offerta formativa copre una vasta gamma di competenze, dalle nozioni di base del giornalismo base, all’approccio costruttivo, alle competenze digitali come l’uso di WordPress e le tecniche SEO, alle tecniche narrative come lo storytelling, le interviste, il copywriting, all’uso di dati e infografiche grazie al data journalism, o quello di uno smartphone per girare, montare e mandare in onda un servizio grazie alle tecniche di mobile journalism.

Testimonianze dirette: l’esperienza di Giovanni e di Francesco

Le testimonianze di chi ha già percorso questo cammino formativo sottolineano l’efficacia e l’unicità dell’esperienza.

Francesco Cretella, neo giornalista pubblicista, ci racconta qual è stato il momento decisivo che lo ha spinto a iscriversi al percorso formativo dell’Associazione Italiana Giornalismo Costruttivo: “Sono entrato in contatto con l’Associazione Italiana Giornalismo Costruttivo nel 2021. Dopo aver frequentato per un anno e mezzo un altro corso di copywriting e SEO, desideravo allargare le competenze nell’ambito della comunicazione e l’universo giornalistico mi affascinava da sempre. La struttura del percorso e la figura del suo direttore, Silvio Malvolti, mi hanno convinto definitivamente che quella fosse la strada giusta da perseguire. Sono passati due mesi dall’iscrizione all’Albo e le offerte in giro non mancano, soprattutto se sei competente e preparato, visto che le condizioni per presentarsi ai colloqui spingono molto sull’esperienza, motivo per cui il percorso formativo che ho scelto mi ha offerto una marcia in più”.

I giornalisti che hanno completato il programma evidenziano come la profondità della formazione ricevuta abbiano arricchito non solo le loro competenze tecniche, ma anche la visione del ruolo del giornalista nella società. “Prima tendevo ad una visione più drastica della realtà, ma poi ho capito che serve dar respiro ad una notizia. Nuovi punti di vista possono comparire ovunque, internet è una costante fonte di informazioni – seppur da verificare – e non si può dare mai nulla per scontato. Non è solo un modus operandi corretto in ottica professionale, si tratta anche di rispetto nei confronti dei lettori”.

Anche Giovanni Edoardo Binda, da qualche mese giornalista pubblicista grazie al master DiventareGiornalista.it dell’Associazione, ha scelto di sposare la causa del giornalismo costruttivo. “La formazione è stata a 360 gradi, dalle basi del giornalismo fino a tutte quelle che possono essere le branche collegate, come il brand journalism, il giornalismo di inchiesta, l’analisi dati e l’uso dei dispositivi mobili. Oltre a questo si è approfondita anche la parte etica e deontologica, fondamentale per il giornalismo costruttivo e in generale per tutto il giornalismo, che spesso viene sottovalutata”.

L’accento posto sull’approccio del giornalismo costruttivo, le esperienze pratiche nei laboratori di giornalismo e nelle redazioni degli editori partner, hanno inoltre aperto ai corsisti nuove prospettive professionali orientate verso una comunicazione che sia di stimolo al cambiamento positivo e alla responsabilità sociale.

Verso il futuro del giornalismo

Il programma formativo dell’Associazione Italiana Giornalismo Costruttivo rappresenta una risposta concreta alle sfide poste dall’evoluzione della società e dalle esigenze di un pubblico sempre più alla ricerca di notizie che non si limitino a descrivere la realtà, ma che contribuiscano anche a migliorarla. In un mondo in cui l’informazione gioca un ruolo cruciale nella formazione dell’opinione pubblica e nella promozione del dialogo sociale, formare giornalisti capaci di un approccio costruttivo è più che mai necessario.

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Chiara Bastianelli

Chiara Bastianelli

Laurea in Economia e Direzione Aziendale. Project manager in una società di consulenza strategica per le imprese. Appassionata di aziende, finanza e letteratura.

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