Curiosità

Google: con lo sfondo nero si risparmia energia

di 12 Luglio 2007No Comments

Se Google avesse una schermata nera, anziché bianca, per visualizzarla servirebbero 59 watt, invece dei 74 necessari per il bianco. Google riceve circa 200 milioni di query al giorno. Supponiamo che ogni query resti visualizzata per 10 secondi, questo significa che la schermata di Google resta visualizzata per 555.000 ore sugli schermi. Supponiamo anche che la pagina venga caricata a tutto schermo e moltiplichiamo per il risparmio dello schermo nero (15 watt). Otterremo un risparmio mondiale di 8.3 MWh al giorno (300.000 $ in un anno).

La provocazione, lanciata dal blogger Mark Ontkush su Ecoiron (http://ecoiron.blogspot.com) ha raccolto apprezzamenti e qualche critica. Una di queste è relativa al gran numero di LCD ormai in circolazione (la scelta di colore su questi monitor non influisce sul risparmio energetico), anche se il numero di monitor vecchio stampo sparsi per il mondo sia ancora rilevante. Inoltre, il risparmio energetico probabilmente non è così significativo, se paragonato ad altre forme.

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Su queste basi scientifiche il sito Rising Phoenix Design ha deciso di appoggiare una sorta di campagna di sensibilizzazione denominata Black Back Web Theory che invita tutti i programmatori ad utilizzare sfondi scuri nelle proprie pagine Web (e non solo).

E’ così che è iniziata la corsa alle imitazioni del motore di ricerca più usato della rete. Dall’inizio dell’anno sono comparsi come i funghi nuovi motori di ricerca, con sfondo nero, con il logo somigliante a quello originale e che utilizzano il motore di ricerca di Google, sfruttandone la popolarità… Da Nerooogle a Blackle a Blackgoogle, i nomi di fantasia, tutti riconducibili a quello del noto motore della Silicon Valley, si sprecano cercando di attrarre click a scapito dell’originale.

Niente di grave naturalmente. Il funzionamento rimane identico, poiché altro non si tratta che di pagine personalizzate, con colori e settaggi, del motore di ricerca originale attraverso il programma AdSense.

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Silvio Malvolti

Silvio Malvolti

Ho fondato BuoneNotizie.it nel 2001 con il desiderio di ispirare le persone attraverso la visione di un mondo migliore. Nel 2004 ho costituito l'Associazione Italiana Giornalismo Costruttivo, che oggi gestisce questa testata: una sfida vinta e pluripremiata.

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