La solidarietà corre a Milano. L’edizione 2023 della corsa cittadina si è appena conclusa e ha superato gli 800mila euro di donazioni raccolte. La maratona meneghina si distingue infatti da oltre dieci anni nel fundraising solidale. Con circa 4,5 milioni di euro raccolti nel tempo, il Milano Marathon Charity Program è ormai di rilevanza internazionale: è secondo, per risultati di raccolta, solo alla London Marathon.

La storia del tracciato milanese

Milano ospita la maratona dal 2000. Le edizioni 2008 e 2010 sono stare realizzate, per la prima volta per il nostro paese, in versione Emissioni Zero. Un progetto boschivo in Lombardia ha compensato infatti la produzione di anidride carbonica legata all’evento. Dal 2011 alla maratona ufficiale si affianca la Relay Marathon, edizione a staffette con vocazione solidale che ripercorre il tracciato ad anello. Anche quest’anno 18 chilometri che hanno attraversato il cuore della città all’interno della Circonvallazione Filoviaria. Un percorso completo che ha consentito ai runner di ammirare da vicino la sua combinazione di elementi storici e contemporanei.

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La maratona competitiva giunge alla ventunesima edizione

Tra le novità di rilievo della 42km più veloce d’Italia, si è evidenziata la centralità del tema ambientale. Tante iniziative che hanno riguardato la sostenibilità, tema che si amplia sino a coinvolgere l’ente organizzatore, istituzioni, sponsor, atleti e pubblico. Un percorso che ha visto il coinvolgimento di NATIVA, company italiana che supporta le aziende a evolversi verso modelli economici rigenerativi. La società sta conducendo un’analisi che verificherà l’impatto ambientale e sociale di RCS Sport, l’ente organizzatore, e di due suoi eventi: la maratona di Milano appunto e il prossimo Giro d’Italia.

La maratona solidale: le staffette attraversano Milano

Anche quest’anno alla maratona competitiva si è affiancata la Lenovo Relay Marathon, la staffetta solidale a squadre. Per partecipare è stato necessario iscriversi a una delle 92 organizzazioni Non Profit aderenti al Milano Marathon Charity Program. Gli oltre 16mila corridori della staffetta, per un totale di oltre 3mila squadre, hanno consentito di raccogliere un ricavato importante. Sulla sola piattaforma di Rete del Dono (partner storico dell’evento), si è giunti a oltre 800mila euro.

Una corsa aperta a tutti

Tra le iniziative nel programma del Milano Running Festival, la Levissima School Marathon ha registrato oltre ottomila iscritti. È la corsa dei piccoli, lungo un percorso di 3 chilometri, arricchita da un percorso didattico volto a sensibilizzare gli alunni delle scuole primarie e secondarie di Milano. Promuove l’importanza delle attività outdoor, alla base di uno stile di vita sano, e sui valori dello sport e della maratona. Non manca l’occasione di partecipare col proprio cane. La Dog Run Arcaplanet ha permesso di trascorrere del tempo in compagnia del proprio animale facendo attività sportiva, lungo un percorso di circa 2 chilometri.

Una maratona verde e sostenibile

Per il secondo anno consecutivo è stato infine confermato il progetto RunGreen Milano Marathon, basato una serie di attività volte a migliorare la manifestazione in ottica di sostenibilità. Un percorso cominciato molti anni fa: già nel 2013 la maratona meneghina aveva ottenuto la certificazione “Resport” rilasciata dal Council for Responsible Sport, come prima maratona sostenibile in Europa sotto il profilo ambientale e sociale. Anche quest’anno sono state misurate le emissioni generate dalla manifestazione sportiva, con l’obiettivo di ridurle e compensare quelle rimanenti, rinnovando la certificazione di “evento carbon neutral”. L’obiettivo: massimizzare il ricorso all’energia da fonti rinnovabili.

Leggi anche: sport

Il sito ufficiale della Milano Marathon

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Davide Scorza

Davide Scorza

Davide Scorza, educatore in servizi dedicati ai giovani e allo sviluppo di comunità. Curioso delle potenzialità di applicazione dei media in ambito sociale. Aspirante pubblicista, scrivo per BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista.

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