Il Senato ha approvato a larga maggioranza una proposta di legge per inserire nella Costituzione Italiana lo sport. Con questo voto, espresso lo scorso 13 dicembre, è cominciato il percorso per inserire nel testo questa modifica. Se questa aggiunta dovesse essere definitivamente approvata, la Repubblica Italiana si impegnerebbe a promuovere l’attività sportiva per il suo valore educativo e sociale in tutto lo Stato.

Come lo sport cambierebbe la Costituzione

La modifica desidera inserire lo sport nell’articolo 33 della Costituzione, che è dedicato all’arte, la scienza, la scuola e l’educazione.

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Secondo la proposta, sarebbe aggiunta questa frase in calce:

“La Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme”.

Una norma simile non avrà un impatto immediato. Si tratta però di una importante assunzione di responsabilità: è un impegno che lo Stato mette per iscritto.

Ciò significa che sarà tenuto a occuparsi dello sport a tutto tondo; dal professionismo alla pratica amatoriale, fino agli allenamenti individuali non sarà ammessa nessuna discriminazione. Inoltre, le tutele dovranno essere trasversali: dallo sport come parte dell’educazione scolastica fino alla promozione dell’invecchiamento attivo.

Sport in Costituzione: tassello di un percorso già avviato

La riforma che prevede l’inserimento dello sport nella Costituzione si inserisce e rafforza un percorso già avviato. Di recente infatti il Parlamento era già intervenuto a protezione di disabili e minori e per dare dignità agli operatori del settore ancora privi di tutela. Da poco, inoltre, è stato abolito il vincolo sportivo che era tra le principali cause di abbandono dell’attività sportiva.

L’idea di introdurre lo sport nella Costituzione non è nuova: un tentativo era stato fatto già nella scorsa legislatura, ma le Camere erano state sciolte prima che il procedimento di modifica terminasse. Il testo presentato ora in effetti è identico a quello già proposto allora.

Questo potrebbe essere il periodo buono. La legislatura è appena nata e avrà tutto il tempo di completare l’iter di approvazione. Si potrà sfruttare anche l’onda lunga di eventi che hanno mostrato il positivo impatto che può avere lo sport in un Paese.

Come si cambia la Costituzione Italiana

Rispetto a una legge ordinaria, modificare la Costituzione richiede un percorso più articolato anche se si tratta solo di aggiungere una frase sullo sport. L’articolo 138 prevede che sia la Camera che il Senato debbano approvare lo stesso identico testo per due volte ciascuna. Tra il primo e il secondo voto inoltre non devono passare meno di tre mesi.

Se la proposta di modifica non ha raggiunto i 2/3 dei voti favorevoli durante il secondo voto in ciascuna Camera, è possibile indire un referendum per chiedere a tutti i cittadini se confermare o meno il cambiamento.

Durante il primo voto al Senato i voti favorevoli hanno superato questa soglia: sono stati 145. Non si è registrato nessun voto contrario, ma solamente 4 astenuti: il senatore a vita Carlo Rubbia e tre senatori di Alleanza Verdi-Sinistra. Il senatore Tino Magni ha segnalato che l’astensione non è stata decisa per ragioni di merito, bensì per “il rischio molto forte di iniziare un periodo di microinterventi puntuali sulla Costituzione, in cui ognuno di noi si attiene alle questioni che più gli stanno a cuore“.

L’iter ora proseguirà con il voto della Camera dei Deputati.

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Giovanni Pigozzo

Giovanni Pigozzo

Nei modi più vari mi sono sempre occupato di quel che succede nel mondo del Lavoro. Analizzo come è fatta e come evolve l'attività umana che più di tutte occupa le nostre giornate. Aspirante giornalista pubblicista, scrivo per BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista.

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