In Italia, l’accesso ai corsi di laurea delle professioni sanitarie (ovvero i corsi di laurea magistrale in Medicina e Chirurgia, in Odontoiatria e Protesi Dentaria, in Medicina Veterinaria e ai corsi di laurea delle professioni sanitarie) è subordinato al superamento di un test d’ingresso; le facoltà di Medicina e Infermieristica, infatti, sono tra quelle “a numero chiuso” a livello nazionale. In altre parole, a differenza di quanto accade per altri corsi di laurea, non sono i singoli atenei a decidere i parametri e le modalità di iscrizione ai corsi ma gli aspiranti medici ed infermieri devono superare un test organizzato e somministrato direttamente dal Ministero dell’Istruzione.

In cosa consiste il test

Il test d’ingresso è una prova strutturata, volta a comprovare la preparazione del candidato non solo in relazione a materie specifiche (Biologia, Chimica, Fisica) ma anche rispetto a tempi di carattere più generico; nello specifico, come riportato nel bando pubblicato nel 2019, “per l’ammissione ai corsi è richiesto il possesso di una cultura generale, con particolari attinenze all’ambito letterario, storico-filosofico,sociale ed istituzionale,nonché della capacità di analisisu testi scritti di vario genere e di attitudini al ragionamentologico-matematico“. In particolare, le aree disciplinari oggetto di valutazione sono i seguenti:

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  • Cultura generale e ragionamento logico; tale competenza viene valutata mediante la somministrazione di almeno un testo scritto, classico o contemporaneo;
  • Biologia; gli argomenti relativi a questa materia coincidono, in buona sostanza, con quelli inseriti nei programmi canoni degli istituti di istruzione superiore, tra cui: la chimica dei viventi, le molecole organiche, la cellula e le strutture cellulari, il ciclo cellulare, i processi energetici, i cicli vitali, la genetica, anatomia e fisiologia (umana e animale), gli apparati umani e l’omeostasi;
  • Chimica; come per Biologia, i principali argomenti sono attinti dai programmi di istruzione superiore: struttura della materia e dell’atomo, il sistema periodico degli elementi, legami chimici, fondamenti di chimica inorganica, reazioni chimiche, acidi e basi, fondamenti di chimica organica;
  • Fisica: grandezze fondamentali e derivate, nozioni di cinematica, meccanica, dinamica, termologia ed elettrostatica;
  • Matematica, Geometria, Probabilità e statistica.

Come prepararsi: alcuni consigli utili

Lo studio preparatorio è di fondamentale importanza in vista dei test d’ingresso. Il consiglio è anzitutto quello di concentrarsi sulle proprie lacune, focalizzando la preparazione prima sui punti deboli e sugli argomenti circa i quali si hanno maggiori incertezze. In aggiunta, è bene scegliere il metodo di studio più congeniale alle proprie abitudini ed all’attitudine personale; una buona organizzazione preliminare può avvalersi anche di un programma a tappe, da raggiungere progressivamente in tempi prestabiliti.

Per quanto riguarda il materiale da utilizzare, i libri di testo delle scuole superiori rappresentano certamente una buona base di partenza, anche perché coniugano teoria ed esercizi per mettere alla prova le nozioni acquisite. Successivamente, nella fase di ripasso e consolidamento, per verificare se e in quale misura lo studio abbia prodotto i risultati sperati, si possono utilizzare tool online di simulazione dei test professioni sanitarie come quelli disponibili su di un portale specializzato come Concorsipubblici.com. 

Le banche dati, create attingendo ai test somministrati negli anni precedenti, sono una preziosa fonte di studio, che consente di farsi un’idea ben chiara circa la struttura e la complessità dei quiz. Spesso vengono divisi per ambito disciplinare o raggruppati in un’unica simulazione, così da replicare fedelmente l’esperienza del test vero e proprio. I simulatori sono molto utili anche perché consentono di abituarsi a gestire in maniera più funzionale il tempo a disposizione; spesso, infatti, si tende a gestire in maniera dispersiva il (poco) tempo dato per svolgere la prova, con il rischio concreto di vanificare gli sforzi profusi per prepararsi.

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