Salute & Benessere

Un orologio per monitorare la salute

di 12 Gennaio 2005No Comments

Sarà sperimentato su venti anziani piemontesi il Progetto Aditech, un innovativo sistema di monitoraggio a distanza per migliorare la qualità della vita delle persone con problemi di autonomia ed ottimizzare i percorsi di assistenza. La sperimentazione, voluta dalla Regione Piemonte e realizzata dal Cetad (Centro Eccellenze Tecnologie per anziani e disabili) e dall’Istituto Mario Boella, è stata presentata alla Casa di Riposo Città di Asti dall’assessore regionale alle Politiche Sociali Mariangela Cotto, da Rodolfo Zich, presidente dell’ISMB, e da Carlo Poggio, presidente del Cetad, che hanno dato dimostrazione pratica del funzionamento del sistema di telemonitoraggio.
Il progetto Aditech è costituito da tre componenti: un dispositivo mobile da indossare al polso, come un normale orologio, una stazione base che riceve in modalità wireless (senza fili) i dati dell’orologio, un Centro di monitoraggio che raccoglie e gestiste i dati provenienti dalle diverse stazioni.
Il prototipo dell’orologio, attraverso appositi sensori, è in grado di rilevare parametri di tipo ambientale (temperatura, luminosità) fisiologici (temperatura cutanea, mobilità della persona e quindi movimento bruschi o immobilità, battito cardiaco) e funzionamento (rimozione dal polso, guasto, copertura radio, livello batteria). La prima sperimentazione partirà su venti anziani, nella casa di riposo città di Asti e all’Istituto di Riposo per la Vecchiaia di Torino, con la collaborazione degli operatori e degli anziani: il metodo di lavoro che sarà applicato sarà centrato sulla persona anziana, considerata nell’insieme delle sue caratteristiche, delle esigenze e dell’ambiente in cui vive. Tenendo conto di questi aspetti sarà possibile migliorare la funzionalità, l’efficienza, la semplicità d’uso e la sicurezza dell’intero sistema di telemonitoraggio.

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Silvio Malvolti

Silvio Malvolti

Ho fondato BuoneNotizie.it nel 2001 con il desiderio di ispirare le persone attraverso la visione di un mondo migliore. Nel 2004 ho costituito l'Associazione Italiana Giornalismo Costruttivo, che oggi gestisce questa testata: una sfida vinta e pluripremiata.

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