Salute & Benessere

Caffè: nessun rischio per cuore, pressione e arterie

di 16 Maggio 2008No Comments

Per tutti coloro che non possono rinunciare al gusto e all�aroma del caff�, l�ennesima buona notizia: 3-4 tazzine al giorno non causano ipertensione n� cardiopatia ischemica e, anzi, i composti fenolici contenuti nel caff� potrebbero avere un ruolo preventivo verso le malattie cardiovascolari. E� quanto sostenuto a Milano durante un incontro organizzato dalla SINU (Societ� Italiana di Nutrizione Umana) e dalla FoSAN (Fondazione per lo Studio degli Alimenti e della Nutrizione) dal dottor Andrea Alberto Conti (Ricercatore Universitario presso la Facolt� di Medicina e Chirurgia di Firenze, e Assistente alla Direzione Scientifica della Fondazione Don Carlo Gnocchi Firenze), dal Professor Claudio Borghi (Direttore della Unit� Operativa di Medicina Interna del Policlinico S. Orsola-Malpighi di Bologna) e dalla dottoressa Fausta Natella (Ricercatrice presso l�INRAN, Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione).

�La meta-analisi, da cui sono emerse queste affermazioni � ha affermato la Professoressa Marisa Porrini (Vicepresidente SINU) – � frutto di un bando di concorso, indetto nel 2007 dalla nostra societ�, per approfondire i rapporti tra consumo di caff� e patologie cardiovascolari. La SINU, infatti, fra i suoi attuali indirizzi operativi e scientifici, mira anche a promuovere progetti di lavoro su tematiche specifiche nel settore dell�Alimentazione e Nutrizione Umana ed anche nel 2008 e nel 2009 assegneremo due nuove borse di studio su questo tema�.

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�I dati parlano chiaro � ha aggiunto Conti – e mettono in evidenza che il consumo abituale e moderato di caff� non appare legato a un aumento del rischio di cardiopatia ischemica. Riferendosi sempre ad un consumo di 3-4 tazzine di espresso bar o 3 tazzine se preparato con la moka, non emerge alcuna associazione significativa fra consumo di caff� e rischio di Cardiopatia Ischemica�.

Complessivamente, questa ricerca sistematica quantitativa, condotta su un totale di oltre 440.000 soggetti, indica che un consumo quotidiano da lieve a moderato di caff�, abituale nei paesi occidentali, non � associato ad un aumento del rischio di cardiopatia ischemica.

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Claudia Costa

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