Salute & Benessere

Con le cellule staminali ematiche niente più trasfusioni

di 22 Maggio 2009No Comments

Buone notizie arrivano dal settore della salute e questa volta il merito è di uno scienziato italiano che lavora alla scuola di medicina di Harvard. Lo studio condotto dal nostro connazionale (pubblicato sulla celeberrima rivista “Nature”) dimostra che è lo stimolo meccanico del cuore a formare le cellule staminali ematiche. Il tutto senza incorrere in problemi etici legati all’uso delle cellule staminali embrionali. Il nome dello scienziato italiano? Luigi Adamo, che è stato il primo firmatario della scoperta.

Il team di scienziati ha svelato perché il cuore dell’embrione comincia a battere prima che i tessuti abbiano bisogno di essere irrorati dal sangue. E’ lo stimolo meccanico generato dal battito cardiaco a indurre la formazione dei precursori del sangue (cellule staminali originate dalla parete dei vasi embrionali che nell’adulto si trovano nel midollo) da cui si generano globuli rossi, bianchi e tutte le altre cellule ematiche. Le cellule embrionali utilizzate nello studio appartengono ai topi e osservando lo “shear stress”, cioè la frizione generata sulla parete dei vasi sanguigni dal movimento di fluido al loro interno, si è capito che è proprio questo movimento a stimolare la maturazione del sangue. Le cellule embrionali sono poi state sottoposte allo “shear stress” e in assenza di battito cardiaco è stato osservato che le staminali acquisiscono nuovamente la capacità di produrre cellule sanguigne.

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Grazie a questa scoperta sarà possibile utilizzare dei farmaci in sostituzione dello stimolo meccanico per amplificare la generazione di sangue da cellule totipotenti (cioè staminali in grado di produrre qualunque tipo di cellula) in laboratorio. La scoperta potrebbe fornire informazioni che dovrebbero permettere di sviluppare cellule staminali del sangue ex novo, a partire da linee cellulari totipotenti ed aprire le porte alla produzione in laboratorio di sangue artificiale senza necessità di utilizzo di embrioni umani.

Sarà dunque possibile in futuro curarsi con dei farmaci per la riproduzione del sangue piuttosto che utilizzare lo stimolo meccanico per il cuore. I tempi? La ricerca è imprevedibile comunque ci vogliono una decina d’anni per avere sangue artificiale. E allora sarà possibile salvare la vita a milioni di persone oggi ancorate a un sistema trasfusionale che si basa prevalentemente sul volontariato.

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Maria Valentino

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