A Parma, la città che ha consegnato, alle ultime elezioni amministrative, le chiavi del Municipio a Federico Pizzarotti, diventato Sindaco con una campagna elettorale  costata solo 6.000 euro, dall’incontro tra pubblico-privato è nato Giocampus, un progetto pensato per favorire nei bambini sani stili di vita e una corretta alimentazione.

Promotore di quest’ambizioso programma destinato ai bambini di tutte le scuole primarie locali, è il Comune di Parma insieme a Barilla, azienda leader nel settore alimentare con sede a Parma e da anni impegnata nella promozione di una cultura del benessere per i propri concittadini.

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Attraverso questo progetto, Comune di Parma e gli altri promotori, tra cui anche la sezione CONI provincia di Parma, l’Università degli Studi di Parma, l’Ufficio scolastico provinciale, CUS (Centro Universitario Sportivo), intendono unire le proprie specifiche competenze per aiutare i bambini a scoprire le giuste abitudini alimentari e a condurre una vita sana all’aria aperta praticando sport.

Il progetto intende contrastare il preoccupante fenomeno dell’obesità infantile, particolarmente diffuso nel nostro paese. Il ciclo progettuale ha una durata annuale, e offre ai bambini delle scuole elementari la possibilità di svolgere 60 ore annuo di educazione motoria aggiuntiva rispetto al programma ministeriale. Inoltre, dalla terza elementare in poi, l’offerta educativa si arricchisce di ulteriori 20 ore di educazione alimentare. Il progetto continua anche dopo la fine dell’anno scolastico con Giocampus Estate.

“Il nostro metodo mette il bambino al centro delle sue esperienze di salute”, ha spiegato Viviana Finistrella, psicologa esperta di nutrizione e disturbi dell’alimentazione, “stimolando la sua curiosita’ e puntando sulle esperienze pratiche con cui sviluppa delle competenze sul suo benessere e la sua salute”.

“L’alimentazione”, ha aggiunto Finistrella, ”è vista come legata alla vita del bambino e alla sua personalità,  tanto che alcune unità operative spiegano la relazione, ad esempio, con l’autostima e la socializzazione”. 

 

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Valentina Marchioni

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