La medicina galenica affonda le sue radici nell’antica sapienza greca, deve il suo nome al medico Claudio Galeno che, tra il secondo e terzo secolo D.C., componeva rimedi medicamentosi con l’uso di erbe officinali adattandoli ai bisogni del malato. Oggi si preparano composizioni galeniche col  fine prioritario di formulare farmaci, non reperibili in commercio, che rispondano efficacemente al bisogno specifico di un paziente. In tal modo si evitano gli inconvenienti terapeutici, spesso gravi, dovuti alla produzione industriale standardizzata dei farmaci il cui  principio attivo potrebbe essere deleterio per un soggetto particolare.

Inoltre le diverse figure professionali che operano in un simile ambito sanitario devono attenersi ad un quadro di regole giuridiche italiane ed europee e alla letteratura scientifica solidamente accreditata. Diverse sono le risposte terapeutiche alle quali la medicina galenica può sopperire, ragione per cui ad essa viene sempre maggiormente riconosciuto il valore di strumento vincente per la realizzazione di progetti di inclusione sanitaria delle persone.

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Preparati farmacologici officinali e magistrali

I preparati galenici vengono prodotti in appositi laboratori allestiti nelle farmacie convenzionate e ospedaliere o nelle cliniche in ottemperanza alle indicazioni previste dalle Farmacopee Ufficiali italiana e europea (FU): testi normativi tramite i quali le istituzioni governative delineano le procedure, i metodi e la corretta formulazione dei medicamenti. I farmacisti possono allestire preparati officinali e preparati magistrali. Questi ultimi rivestono particolare rilevanza dato che sono formulati secondo ben precise prescrizioni mediche destinate ad un determinato paziente, altrimenti impossibilitato a ricevere cure personalizzate.

La medicina galenica può far fronte alle emergenze e ai bisogni sanitari specifici

L’emergenza COVID-19 ha messo in luce quanto reale e indispensabile sia la possibilità di produrre in loco alcuni farmaci la cui disponibilità risultava carente rispetto al fabbisogno ordinario e rispetto al dato di fatto che i diversi soggetti rispondevano in maniera differenziata al dosaggio dei principi attivi presenti nei medicinali industriali. Inoltre è accertato che la medicina galenica magistrale risulti essere uno strumento terapeutico vincente quando si devono trattare pazienti con bisogni terapeutici specifici.

La pediatria, ad esempio, è un ambito in cui l’industria farmaceutica non rende disponibili farmaci con dosaggio o composizione dei principi attivi adeguati all’età infantile. Inoltre la farmacologia personalizzata registra ottimi risultati terapeutici nei casi delle malattie rare, oncologiche, sclerosi laterale amicrofica (SLA), poiché i pazienti con gravi patologie hanno difficoltà ad assumere farmaci in stato solido o formulati con principi attivi standardizzati.

La medicina galenica magistrale

Le figure coinvolte nella pratica del medicina galenica magistrale sono sostanzialmente il medico, il farmacista e il biologo nutrizionista, che possono operare sia all’interno che all’esterno di strutture sanitarie ospedaliere e cliniche. Perché uno specifico servizio sanitario possa assumere valenza di un sistema sinergico di supporto medico agli ultimi occorre che le tre figure siano in grado di dialogare ed agire cooperando per il benessere e la salute del cittadino concepiti come bene comune.

I processi necessari al consolidamento di una così fondamentale sinergia sono complessi e non immediati, ma certamente già avviati. Sul piano istituzionale, ad esempio, sulla base della normativa vigente e della FU italiana aggiornata al 2023, le farmacie sono parte integrante del sistema nazionale strutturalmente integrato nel territorio. Ad esse il legislatore ha assegnato la responsabilità  di produrre farmaci galenici per soddisfare i bisogni terapeutici di un singolo paziente. Pertanto le farmacie costituiscono un sistema di prossimità a servizio del cittadino, grazie alla loro distribuzione capillare su tutto il territorio del nostro Paese.

Secondo la FU italiana, considerata fra le principali al mondo, i soggetti abilitati ad allestire prodotti di medicina galenica devono attenersi in maniera rigorosa alle procedure di controllo di qualità, ai metodi di analisi chimico-fisica dei preparati medicinali e all’uso dei  relativi materiali da impiegare.

In tal modo, sotto la vigilanza del Ministero della salute, l’insieme delle farmacie, dei laboratori clinici ed ospedalieri, costituiscono una parte fondamentale del Sistema Sanitario Nazionale (SSN) in grado anche di far fonte alle emergenze, come  dimostrato nel caso della pandemia COVID-19.

La medicina galenica potrebbe combattere la povertà sanitaria con le cure farmacologiche https://www.pexels.com/it-it/cerca/cannabis%20medicinal/,Kindel Media

Preparati medicinali (Kindel Media)

La cannabis mutuabile nella medicina galenica  a servizio degli ultimi.

Non meno significativo risulta il processo già avviato dell’impiego della cannabis medica mutuabile. È difatti assodata l’evidenza che i principi attivi estraibili dalla pianta sono di indispensabile impiego – sulla base della letteratura scientifica accreditata –   nei preparati galenici destinati alla cura di patologie rare, oncologiche e neurologiche. In Italia la gran parte delle Regioni eroga la cannabis mutuabile e, grazie a politiche volte a raggiungere gli ultimi, i pazienti possono ricevere cure personalizzate non a pagamento.

Nella realtà sanitaria italiana, dunque, una serie di processi in fieri promettono possibili virtuose linee operative. E il PNRR, nella missione 6, paragrafo 2,  interviene verso questa direzione. Infatti, in base a quanto in esso indicato, le strutture sanitarie di prossimità  emergono ulteriormente nel ruolo di soggetti designati a fornire servizi personalizzati. Il PNRR potrebbe, pertanto, ragionevolmente fungere da forte spinta alle trasformazioni necessarie, volte a garantire l’equità di accesso alla cura di tutti i cittadini.

 

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Lucia Muscetti

Lucia Muscetti

Laureata in Scienze Politiche, docente emerita in discipline giuridiche ed economiche presso i Licei di Scienze Umane. Leggo e approfondisco saggi sui diritti umani e di politica per scrivere e praticare l’arte del vivere bene insieme. Partecipo al laboratorio giornalistico di BuoneNotizie.it

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