Ogni giorno, milioni di adolescenti trascorrono fino a 6 ore davanti allo smartphone. A confermarlo è uno studio condotto in Finlandia su 656 ragazzi. Gran parte di questo tempo è dedicato alle piattaforme digitali, dove lo scrolling infinito è diventato il comportamento predominante.
Questo fenomeno, esploso soprattutto dopo la pandemia di COVID-19, ha contribuito all’aumento dei sintomi di ansia e depressione tra i giovani, evidenziando le implicazioni negative di un uso eccessivo dei dispositivi.
Scrolling infinito: la trappola silenziosa
Lo scrolling infinito sui social media rappresenta un rischio concreto per i giovani, intrappolandoli in un flusso continuo di distrazioni. Durante l’adolescenza, una fase in cui il sistema nervoso è particolarmente sensibile alle gratificazioni immediate, i ragazzi sono vulnerabili ai meccanismi delle piattaforme digitali. In cerca di approvazione e connessione, finiscono spesso intrappolati in una spirale che li allontana dalla realtà e li priva di momenti di riflessione e concentrazione.
Le piattaforme come TikTok e Instagram sono progettate per mantenere l’utente incollato allo schermo, offrendo un flusso incessante di contenuti e gratificazioni immediate. Questo sistema altera la percezione del tempo e può portare a dipendenze, come la nomofobia, ovvero la paura di rimanere senza connessione.
Social media: il potere della dopamina
Ogni volta che scorriamo, il cervello riceve un rilascio di dopamina, legato al piacere e alla gratificazione immediata. Questo meccanismo, su cui si basano piattaforme come TikTok, alimenta un circolo vizioso in cui gli utenti cercano continuamente la ricompensa successiva. Non è raro che molti giovani passino ore sui social media senza accorgersi del tempo che scorre, schiavi di una dipendenza che compromette l’equilibrio psicologico. Tale dipendenza è stata riconosciuta ufficialmente riconosciuta nel Manuale Diagnostico dei Disturbi Mentali come una patologia psicologica che può compromettere gravemente il benessere mentale.
Proteggere i giovani dallo scrolling infinito
Per arginare gli effetti negativi dello scrolling infinito, è fondamentale limitare il tempo passato sui social attraverso strumenti di monitoraggio o controlli parentali. Favorendo attività offline come sport e lettura. L’educazione tecnologia è cruciale per insegnare ai giovani l’importanza dell’equilibrio tra virtuale e reale. Un altro importante accorgimento è spegnere i dispositivi prima di dormire in quanto migliora il benessere mentale e la qualità del sonno.
Lo scrolling infinito sui social media, e più in generale sulle piattaforme digitali, è una trappola silenziosa che ruba ai giovani il loro benessere, alimentando insicurezze e ansie. È urgente riscoprire il valore del tempo reale, fatto di emozioni genuine e connessioni autentiche. Solo con consapevolezza e amore per se stessi, insieme all’aiuto di chi li guida, i giovani possono sfuggire a questa spirale e ritrovare il vero senso della vita.

