Il mondo degli influencer ha preso piede come una delle principali leve di marketing degli ultimi anni, portando alla ribalta una generazione di creator che dettano tendenze e influenzano le scelte di milioni di persone. Ma dietro la facciata dei contenuti scintillanti e delle collaborazioni con i brand, si nascondono pericoli e contraddizioni.

Il nuovo codice etico dell’Agcom, che entrerà in vigore nel 2025, mira a regolamentare l’influencer marketing, ma quanto questa nuova regolamentazione cambierà realmente le dinamiche di un sistema basato sul consumismo e sull’immagine?

Nuove regole per un settore più etico e trasparente

Negli ultimi anni, l’influencer marketing ha subito un’espansione senza precedenti, trasformandosi in un settore da oltre 100 miliardi di dollari a livello globale. Tuttavia, questa crescita esponenziale ha portato con sé un’ondata di contenuti discutibili, che spaziano dal trash al fuorviante, coinvolgendo persino baby influencer e figure che spesso diffondono modelli irrealistici e dannosi.

La mancanza di una normativa sulle regole da seguire crea difficoltà sia per aziende e influencer, esponendoli a rischi di sanzioni e richieste di risarcimento per le loro attività online, sia per i consumatori, il cui diritto a comunicazioni promozionali trasparenti e comprensibili rischia di essere compromesso.

Ma l’inizio del 2025 promette un cambio di paradigma. L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) è pronta a introdurre un nuovo codice di condotta per gli influencer, un progetto ambizioso che punta a regolamentare un settore in continua espansione. L’obiettivo è chiaro: responsabilità, trasparenza e qualità. Tra le misure principali, spiccano:

  • Registro degli influencer: sarà istituito un registro ufficiale per censire i creators con almeno 500.000 follower per piattaforma o un milione di visualizzazioni mensili. L’obiettivo è garantire maggiore identificabilità e responsabilità.
  • Tutela dei minori: saranno introdotti divieti volti a proteggere i minori, impedendo contenuti che possano arrecare danni fisici o morali, sfruttare la loro credulità o manipolare la fiducia degli utenti.
  • Trasparenza e autenticazione: l’uso di filtri sarà consentito solo se chiaramente dichiarato attraverso hashtag specifici o diciture ad hoc.
  • Regolamentazione della pubblicità: come già avviene in TV, i contenuti sponsorizzati dovranno essere chiaramente riconoscibili tramite hashtag come #adv o disclaimer espliciti.

Le infrazioni potranno portare a multe fino a 250.000 euro per mancata trasparenza nella pubblicità e violazione delle nuove regole.

Educazione e formazione nell’influencer marketing

Un altro pilastro del cambiamento riguarda la formazione degli influencer e dei loro manager. Le agenzie stanno già lavorando per preparare i talent manager a garantire il rispetto delle nuove regole. Questo aspetto educativo è cruciale non solo per evitare sanzioni, ma anche per migliorare la qualità complessiva dei contenuti.

Secondo il rapporto Digital 2024 di We Are Social, infatti, l’80% delle interazioni social in Italia proviene da contenuti realizzati da talent e influencer. TikTok continua a dominare il mercato con il tasso di crescita più alto, mentre Instagram rimane la piattaforma principale per le collaborazioni di branded content. Questo successo economico ha, quindi, evidenziato l’urgenza di un quadro normativo che protegga consumatori e utenti, regolando pratiche pubblicitarie spesso opache.

È inevitabile che il panorama digitale continuerà a mutare e il 2025 segna un punto di svolta per l’influencer marketing. Le nuove regole dell’Agcom rappresentano però un’opportunità per elevare la qualità dei contenuti e rafforzare la fiducia del pubblico. L’iniziativa si allinea ad altri Stati membri dell’Unione europea e alle proposte del Gruppo dei regolatori europei dell’audiovisivo (ERGA), riflettendo un impegno comune nell’affrontare la crescente popolarità degli influencer.

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Eva Ricevuto

Dottoressa in NTA, giornalista pubblicista e critica cinematografica. Sono una voce emergente nel giornalismo culturale con una profonda passione per il cinema, l'arte e lo spettacolo, il femminismo e le tematiche di genere.Amo sperimentare, intrecciare progetti diversi e dare voce a storie che meritano di essere raccontate.

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