
casolari rurali, pur non esente da problemi e criticità,” spiega Boschini, “può essere una delle strade per consentire un rilancio dell’attività edilizia nel nostro comune senza intaccare nuove superfici non urbanizzate e tutelando in questo modo paesaggio e aree agricole”.
Sulla stessa linea Franca Ormindelli di CNA secondo cui, il futuro del settore delle costruzioni, ed il suo rilancio, sono consegnate ad una nuova prospettiva: “E’ tempo di un modello di edilizia che guarda alla sostenibilità ambientale, all’efficienza energetica ed in particolare alla valorizzazione e recupero del patrimonio degli edifici esistenti e tra questi ci sono i casolari o corti rurali; occorre trovare un sistema di regole e di incentivi tale da rendere interessante, anche economicamente, il recupero di questi fabbricati”.
“Si tratta, tra l’altro, di interventi particolarmente congeniali alle piccole imprese di costruzione, che potranno attivarsi da sole od associate; abbiamo dunque accolto con piacere l’invito dell’Assessore Boschini a collaborare attivamente a questo progetto che ci auguriamo possa rappresentare un’esperienza pilota anche per altre Amministrazioni”.
Il progetto si presenta, dunque, come un buon esempio di collaborazione tra l’Ente pubblico e le Associazioni delle imprese di costruzione, con l’obiettivo di corrispondere sia alle politiche pubbliche di salvaguardia del territorio, che di offrire nuove possibilità di lavoro e di sviluppo al settore edile, e che consente – inoltre – di cogliere le esigenze di una domanda di abitazione sempre più orientata alla qualità, ai nuovi materiali, al pregio degli edifici, oltre che alla economicità e al risparmio nella gestione.
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