Fa passi avanti la proposta di legge in materia di finanziamento ai partiti: il testo di Gianclaudio Bressa (Pd) e Giuseppe Calderisi (Pdl) è in discussione alla Camera. Martedì scorso la Camera ha approvato l’articolo 1 della proposta di legge, riducendo i rimborsi elettorali da 182 milioni di euro a 91 milioni. Si tratta, quindi, di un dimezzamento dei rimborsi, almeno per il 2012.

Il testo della proposta di legge contiene una serie di norme volte alla trasparenza dei conti dei partiti, che negli ultimi mesi hanno dato prova esattamente del contrario, finendo protagonisti di scandali finanziari, oltre che procedimenti giudiziari.

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Le maggiori novità di questo testo sostanzialmente bipartisan sono – come si legge sul sito della Camera – “l’obbligo di sottoporre i bilanci dei partiti al giudizio di società di revisione iscritte nell’albo della CONSOB; un articolato sistema di sanzioni che possono arrivare anche alla decurtazione dell’intero importo dei contributi nel caso di mancata presentazione del bilancio”.

Per quanto riguarda la trasparenza, invece, il disegno di legge prevede la pubblicazione del bilancio sul sito internet del partito e in un’apposita sezione del sito della Camera. E viene ridotto l’importo – da 50.000 a 5.000 euro – al di sopra del quale è necessario dichiarare pubblicamente i contributi dei privati.

Il testo prevede, inoltre, l’incremento delle detrazioni fiscali per chi effettua donazioni in favore di partiti e Onlus, con un’aliquota del 27%. Così, parte del risparmio ottenuto dalla riduzione dei finanziamenti ai partiti finirà molto probabilmente per coprire questa voce di spesa. Con tutte le sue sfaccettature il testo rimane, comunque, una legge di buonsenso a cui si è arrivati solo dopo la sostanziale sconfitta della “casta” alle ultime elezioni amministrative.

 

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Simona Martini

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