Buone notizie per enti pubblici ed enti di ricerca, piccole e medie imprese innovative alla ricerca di sovvenzioni europee relative a progetti di ricerca transnazionali. Le procedure di accesso al credito per i Fondi UE si semplificano e le novità principali riguardano le modalità di finanziamento.

Sono previste modifiche nei pagamenti, che verranno effettuati in base alle performance raggiunte. Verrà abolito il massimale per i pagamenti forfettari (attualmente  fissato a 25.000 euro)  e sarà la Commissione UE a stabilire gli importi da erogare, in base a fattori quali la natura del programma oggetto di finanziamento.

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Ma le novità della riforma non finiscono qui. Una fra le più interessanti, è il nuovo massimale per le sovvenzioni che non necessitano un’eccessiva compilazione di documenti: dall’attuale importo di 25.000 euro si passerà a 60.000 euro. Sarà sufficiente una “dichiarazione di onore” per certificare lo status giuridico del richiedente.

Novità anche in merito alle tempistiche di pagamento degli importi dovuti ai beneficiari, attualmente problema molto sentito da chi è in attesa dell’erogazione.  La novità in questo senso  dovrebbero riguardare  limiti di attesa, fissati in 30, 60, 90 giorni in base alle procedure di verifica. Questa disposizione serve a tutelare il beneficiario del finanziamento, attraverso la maturazione di interessi di mora in caso di mancato rispetto delle tempistiche di erogazione dei fondi da parte della Comunità Europea.

Verranno, infine, individuati enti responsabili del controllo dei Fondi europei nei singoli Stati membri, il cui obiettivo sarà la verifica e il monitoraggio dei sistemi di controllo interni.

Le preannunciate semplificazioni, create allo scopo di ridurre la burocrazia e dare maggiori assicurazioni ai contribuenti europei, dovrebbero supportare la creazione di posti di lavoro e una generale crescita economica.

 

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