A Venezia, Città d’Arte italiana per eccellenza, è partita in questi giorni la campagna di sensibilizzazione “Venezia è anche tua, rispettala”: il Comune ha messo a punto un innovativo progetto che ha lo scopo di educare ed informare visitatori e residenti rispetto alle “buone pratiche” che stanno alla base del decoro, dell’educazione e della sana convivenza, elementi indispensabili per poter convivere in un contesto unico al mondo, ma altrettanto fragile, quale il centro storico di Venezia.

L’iniziativa, rivolta a turisti e non, è stata assunta come progetto-pilota a livello nazionale ed è monitorata da Prefettura e Ministero degli Interni.

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I turisti in visita a Venezia, che sono migliaia ogni giorno e sono in costante aumento, provengono da ogni parte del mondo e, troppo spesso, hanno abitudini e concetti di “buona educazione” completamente diversi l’uno dall’altro. Per questo il Comune, con l’aiuto degli  studenti dell’Istituto Tecnico Turistico Francesco Algarotti, ha creato la mascotte Leo (nella foto sotto), un simpatico leoncino alato,  che informa i visitatori sulle regole-base del decoro e della convivenza civile.

I nuovissimi manifesti, depliant e locandine che hanno come protagonista la neonata mascotte, lanciano a turisti e residenti un messaggio universale per vivere al meglio la città patrimonio Unesco dell’umanità: ”Venezia è anche tua, rispettala”.

Partito nel 2010, il progetto ha coinvolto una cinquantina di alunni, ai quali è stato chiesto di valutare quali fossero le buone norme da applicare per chi vive o visita Venezia. I ragazzi hanno prodotto un questionario in diverse lingue per testare se, alle tematiche da loro individuate, fossero corrisposti bisogni reali: le  600 interviste raccolte tra residenti e turisti hanno confermato le loro osservazioni e fornito indicazioni utili anche sulle lingue in cui far tradurre i messaggi.

“Si è arrivati così”, ha spiegato l’Assessore al Commercio e alla Qualità Urbana, Carla ReyRey, “ad identificare dieci suggerimenti da seguire quando si circola in città, a cui i ragazzi hanno ritenuto essenziale affiancare la citazione del relativo regolamento sanzionatorio. Dalla condivisione di queste buone pratiche, con risorse tutte interne al Comune, abbiamo poi dato una forma al progetto”.

Ne sono risultate 10 accattivanti vignette in cui Leo, all’insegna del garbo e della simpatia, invita in modo gentile, ma fermo, a non sporcare o imbrattare, dà indicazioni varie (dal pranzo al sacco all’abbigliamento, dai percorsi in caso di acqua alta ai divieti di dare da mangiare ai colombi, ad alimentare il commercio abusivo, o a disturbare la quiete pubblica) e invita a non bloccare la viabilità nelle calli o ad intasare i vaporetti.  Si tratta di temi sentiti particolarmente dai ragazzi“, ha continuato Carla Rey (nella foto a sinistra), “che danno un segnale importante, proprio perché forniscono il punto di vista di giovani cittadini che saranno gli operatori del turismo di domani.”

Per il lancio della campagna sono stati prodotti, per il momento, 600 poster che riportano tutte le 10 vignette e i relativi messaggi, tradotti in 7 lingue (italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo, giapponese e russo), 400 locandine relative ad ogni singolo messaggio e 1500 opuscoli che contengono anche una piantina della città.

La veste grafica è stata confezionata dal Centro di produzione multimediale del Comune, mentre poster e locandine saranno affissi negli appositi spazi di Vela, Actv, Avm e Veritas. Gli opuscoli, invece, verranno consegnati ai punti Vela e Actv, nonché ai San Marco Guardian, come supporto per meglio fornire le informazioni.

Quella dei San Marco Guardian – riconoscibili dalle magliette arancioni – si sta rivelando ”un’esperienza positiva di collaborazione tra pubblico e privato”, ha dichiarato Marco Agostini, direttore generale del Comune di Venezia, “con presenza di personale qualificato, che sta dando il risultato di una Piazza San Marco più in ordine”. Il compito dei Guardian non è certo quello di sostituire gli agenti della Polizia municipale, ma ”di fare opera di dissuasione, informazione, buona educazione”, coadiuvando, in tal modo, gli agenti della Polizia locale.

La presenza dei San Marco Guardians ha consentito di eliminare, oltre ad una certa quota di maleducati, anche i venditori abusivi. E sono calati drasticamente anche i reati tipicamente legati al turismo come, ad esempio, i borseggi – un problema che negli anni scorsi era molto serio.

Da segnalare, infine, in Piazza San Marco anche la presenza di un punto di primo soccorso: “È molto importante”, ha concluso l’Assessore Carla Rey,  “avere un presidio che faccia da filtro, in momenti di grande afflusso turistico, alle richieste di interventi sanitari, senza che questi gravino tutti sul Pronto Soccorso dell’Ospedale Civile”.

 

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No Comments

  • Lazza ha detto:

    Sono uno studente universitario e studio a Venezia (be’ per essere precisi principalmente a Mestre, ma conosco anche Venezia). Mi stavo chiedendo, perché oltre ad una campagna di sensibilizzazione per i turisti non ne fanno anche una per i commercianti, chiamandola qualcosa come “i turisti sono anche tuoi clienti, rispettali”? Così magari la smetterebbero con i pessimi comportamenti che attuano quotidianamente principalmente verso gli stranieri.