Nel giorno della ”tolleranza zero alle mutilazioni genitali femminili” (6 febbraio) l’Ue rinnova il suo impegno a ”sensibilizzare l’opinione pubblica mondiale” e ”a sradicare questa pratica che viola i diritti delle donne e la loro integrità fisica e mentale”. Questo il contenuto della dichiarazione congiunta sottoscritta da diversi commissari, tra cui i vicepresidenti Catherine Ashton, Viviane Reding e Andris Piebalgs. Lo scopo è integrare le legislazioni nazionali che proibiscono la pratica, aumentando la consapevolezza sulle terribili conseguenze delle mutilazioni sulla salute psico-fisica di donne e ragazze” e ”fornendo servizi di sostegno alle vittime”. A questo scopo – si evidenzia nella nota – ”l’Ue sta adottando azioni in casa e fuori dall’Ue”.

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