L’Emilia Romagna ha deciso di pagare l’abbonamento dei mezzi pubblici agli studenti per il secondo anno di fila. Altre province italiane hanno adottato misure simili, di recente anche Firenze. Inoltre da aprile è aperta di nuovo la piattaforma digitale per accedere al bonus 60 euro per i trasporti 2023. Come richiederlo? L’aumento dei costi dei carburanti e dell’inflazione potrebbe mettere a rischio il futuro di queste politiche.

Bonus Trasporti 60 euro, come richiederlo

Il Bonus Trasporti è un’agevolazione rinnovata per l’annualità 2023 ed è attualmente in corso. Infatti dal 14 aprile e fino al 31 dicembre 2023 è possibile presentare la domanda. Per rientrare nei beneficiari è necessario aver dichiarato un reddito nel 2022 inferiore ai 20mila euro.

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È un’agevolazione sia per i maggiorenni sia per i minorenni e può essere richiesto attraverso il portale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Il bonus è pari ad un contributo del valore di 60 euro che può essere utilizzato per l’acquisto di abbonamenti mensili, plurimensili o annuali per mezzi di traporto su gomma o su rotaia. Ma sono esclusi i servizi in prima classe ed è possibile richiederlo solo una volta al mese fino al 31 dicembre 2023.

Proviamo a fare un esempio. L’abbonamento mensile ha un costo di 35 euro. Questo significa che è possibile ottenere l’abbonamento gratis per il mese solare e risparmiare 25 euro su quello successivo. Dopo trenta giorni è possibile chiedere un nuovo Bonus Trasporti e risparmiare nuovamente sfruttando lo stesso metodo. L’abbonamento annuale, invece, costa 250 euro. Lo sconto di 60 euro, in questo caso può essere applicato una sola volta. Quanti Bonus Trasporti per famiglia? Essendo un bonus nominativo, ogni membro della famiglia può presentare domanda.

E se l’abbonamento lo pagasse la Regione?

Per il secondo anno di fila l’Emilia Romagna riconferma l’iniziativa che offre l‘abbonamento gratuito a tutti gli studenti residenti che frequentano le elementari, medie, superiori e istituti di formazione professionale e che scelgono di andare a scuola utilizzando l’autobus o il treno regionale.

L’Emilia Romagna stanzia circa 25milioni di euro per questa misura, sei milioni in più rispetto all’anno precedente. A fronte di una richiesta di circa 700 milioni di euro da parte dei Comuni italiani per sostenere le spese di trasporto pubblico locale il Governo Meloni, ad ora, ne ha stanziati solamente 100 per il 2023 e 250 per il 2024.

L’aumento dell’inflazione e il costo dei carburanti potrebbero mettere in difficoltà la scelta politica della Regione emiliana. Infatti, già molti Comuni hanno scelto di alzare le tariffe delle corse semplici urbane, come accaduto per esempio a Napoli o a Ferrara, con un aumento di 20 centesimi.

Altre Province italiane hanno adottato misure simili all’Emilia Romagna, dove non è stato possibile rendere il servizio completamente gratuito, sono stati applicati grossi sconti a specifiche fasce di popolazione, ad esempio a Cagliari, Firenze e Bari.

Benefici ambientali e risparmio economico per le famiglie

Secondo i dati raccolti dalla Regione Emilia Romagna lo scorso anno scolastico avrebbero viaggiato gratis circa 213 mila persone, con un risparmio per le famiglie di oltre 47,5 milioni di euro (circa 300 euro/figlio). Un bel risparmio economico e di conseguenza un beneficio ambientale importante.

“I numeri dell’anno scorso parlano da sé – afferma Andrea Corsini, consigliere della Giunta regionale -“A beneficiare di – Salta su – è stato il 42% degli iscritti in Emilia-Romagna, con un risparmio per le famiglie compreso tra i 300 e i 600 euro a figlio in base all’abbonamento. Questo significa due cose: la prima è che si tratta di un’iniziativa che aiuta concretamente l’economia domestica. La seconda è che la piattaforma per ottenere i titoli di viaggio, che abbiamo predisposto assieme alle aziende dei trasporti regionali, è uno strumento che funziona molto bene. Per questo abbiamo deciso di confermare ancora per i prossimi due anni – conclude l’assessore -, l’impegno e gli investimenti economici a sostegno di questa importante misura che pensa agli studenti, alle loro famiglie e anche a uno sviluppo di una cultura di mobilità sostenibile che predilige il trasporto pubblico”.

Cosa stanno facendo le altre amministrazioni?

A Firenze il Sindaco Nardella ha appena promosso l’abbonamento annuale gratuito per autobus e tram per gli studenti residenti delle superiori. A Cagliari ci sarà una scontistica del 90% sugli abbonamenti annuali del trasporto pubblico urbano per tutti i cittadini, residenti e non. Infine a Bari l’abbonamento annuale al trasporto pubblico ha un costo di 20 euro per i cittadini residenti o domiciliati nella città.

Questi interventi, compreso il bonus 60 euro dei traporti del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, fanno parte di strategie precise per rendere più sostenibili e vivibili le città. Con queste politiche si incentiva le persone a cambiare le proprie abitudini e non a caso si punta sui giovani per una sempre più vicina transizione ecologica.

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Carlotta Vercesi

Carlotta Vercesi

Parlo della nostra società e di come essa comunica. Il mio obiettivo è di scardinare la narrazione catastrofista e di raccontare le buone idee senza dimenticare i piani politici, sociali, economici. Aspirante pubblicista, scrivo per BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista.

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