Il colpo di stato nel territorio Burkinabe alimenta la lotta al potere tra Francia e Russia soprattutto dal momento in cui il governo francese perde sempre più colpi al cospetto del temuto rivale Vladimir Putin. Nello specifico, Traore risulta essere più che un elemento di disturbo nella messa in discussione dell’influenza transalpina nell’Africa Occidentale.

Non capiamo perché, pur avendo così tante ricchezze sotto il nostro suolo l’Africa continua ad essere il continente più povero. Inoltre, come mai i nostri capi di stato attraversano il mondo mendicando? Tali domande meritano risposte…”. Queste le parole del capo di stato maggiore del Burkina Faso Ibrahim Traore al summit RussiaAfrica tenutosi a luglio nella città di San Pietroburgo, dopo il golpe del 30 settembre 2022.

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Colpo di stato: Traore da militare a faro per il popolo burkinabe

Ibrahim Traore nasce nel villaggio di Bondokuy in Burkina Faso nel 1988, studia all’Università di Ouagadougou sempre in Burkina ed infine si arruola nell’esercito nazionale nel 2009 ricevendo nel 2020 la promozione al grado di capitano.

Traore è ad oggi uno dei più giovani militari a combattere contro i fondamentalisti islamici definiti jihadisti in Africa occidentale ed inoltre, all’attuarsi del colpo di stato si è subito dichiarato nuovo capo della giunta militare MPSR, il Movimento patriottico per la salvaguardia e la restaurazione.

Abbiamo detto che siamo insofferenti e oggi 11 dicembre, anniversario dell’indipendenza, lo siamo ancora di più – commenta Traore – la lotta per l’autonomia totale è iniziata da poche settimane e questo passa necessariamente attraverso la riconquista della nostra consapevolezza, ma soprattutto dalla ripresa dell’economia locale. il destino del Burkina Faso è cambiato proprio il 30 settembre 2022. Inizia ufficialmente la battaglia contro il nemico che occupa le nostre terre”.

La lotta tra Francia e Russia nel continente africano

Alle critiche e ai colpi di stato, che hanno ridotto progressivamente la presenza militare francese in Africa, va poi aggiunta l’influenza di Vladimir Putin nel continente.

Basti pensare che gli ultimi colpi di stato avvenuti in Africa occidentale sono stati favoriti dal gruppo Wagner, compagnia di mercenari affiliati al governo russo, che in alcuni casi ha direttamente sostenuto i militari africani tramite addestramenti e fornitura di armi, in altri invece si è limitato a promesse riguardo futuri sostegni economici. E’ ormai questione nota la fiducia che man mano le ex colonie francesi, come il Burkina Faso, ripongono nella Federazione Russa per maggiore protezione, rispetto e sostegno militare.

Tutto ciò è riconducibile alla passata ma soprattutto presente storia coloniale francese. I Burkinabe nello specifico, dopo la salita al potere di Traore, continuano ad aver impresso nella mente sia il ruolo avuto dalla Francia nell’assassinio avvenuto nell’ottobre del 1987 del presidente rivoluzionario Thomas Sankara, sia il sostegno francese al successore politico Blaise Compaore, che proprio dopo l’evento storico ha mantenuto il potere nel Paese per ben 27 anni.

Continuando, la Francia rimane ad oggi l’unica ex colonia a possedere basi militari nel continente e ad avere stretti legami con l’alta società locale sostenendo inoltre leader politici, come nel caso di Compaore, che hanno difficilmente mantenuto le promesse volte a migliorare le condizioni quotidiane della società africana.

Il pensiero burkinabe nei confronti dei Paesi occidentali

Il Burkina Faso non è nemico della Francia” dichiara il capo di stato maggiore Ibrahim Traore alla Televisione burkinabe RTB. Inoltre, sottolinea: “Non siamo nemici del popolo francese. Bensì è la politica di chi gestisce la Francia che pone un problema in Africa. Quindi fino al momento in cui saremo oppressi da uno spirito imperialista all’interno del nostro territorio ci saranno problemi da risolvere”.

Dobbiamo accettare il fatto di essere alla pari e rivedere le nostre cooperazioni. L’Occidente ha condotto i politici africani a firmare accordi che invece di accelerare, rallentano lo sviluppo della nostra società. In fine, vorrei specificare che esistono ulteriori Paesi imperialisti oltre la Francia…”.

Il capitano Ibrahim Traore ha inoltre messo in dubbio la presenza dei militari francesi in Burkina Faso ammettendo il sostegno di nuovi partner all’interno del Paese, come la Russia, in termini di armi e provviste alimentari.

Inoltre, la delegazione russa, che svolge un ruolo fondamentale nella vicenda, ha più volte incontrato Traore sia nella capitale Ouagadougou sia durante il vertice Russia-Africa tenutosi a luglio 2023 a San Pietroburgo affrontando questioni legate allo sviluppo e alla cooperazione militare.

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Vincent Truppo

Vincent Truppo

Tra i miei focus principali, abbattere gli stereotipi che talvolta non danno la possibilità di conoscere realmente chi ci circonda, la definizione del termine stereotipo rappresenta appieno il mio lavoro. Con enorme piacere collaboro con BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista.

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