Dagli ultimi dati divulgati da ISTAT emerge che gli incidenti stradali, dopo la pandemia, sono in calo. Infatti, nel primo semestre del 2023 i sinistri hanno registrato una riduzione del 5,4% rispetto al 2019 e dell’1,0% rispetto al 2022, mentre i feriti sono diminuiti, rispettivamente, del 9,0% e dello 0,9%.

Per l’O.N.U., tuttavia, ogni anno muoiono sulle strade circa un milione e 300mila persone, con oltre 50 milioni di feriti gravi. Jean Todt, Inviato speciale per la sicurezza stradale del segretariato delle Nazioni Unite, ha equiparato l’incidentalità a una “pandemia silenziosa”.

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In ogni caso, la sinistrosità va analizzata in base ai dati, così da evitare una percezione del fenomeno fondata su convincimenti personali, anziché elementi oggettivi.

Per ISTAT dopo la pandemia gli incidenti sono calati

ISTAT ha divulgato dati consolidati fino al 2022, mentre per il 2023 ha diffuso solo una stima, peraltro limitata al primo semestre. Per Giordano Biserni, Presidente dell’Associazione sostenitori e amici della polizia stradale, c’è stata “una recrudescenza nel 2022 rispetto al 2021 di morti, feriti e sinistri”, eventi che per lui nel 2023 rischiano di aumentare.

Tuttavia, gli incidenti risultano in calo dopo la pandemia, tant’è che un loro incremento nel 2022 non risulta dal confronto con gli anni precedenti, caratterizzati da analoghi volumi di traffico. A tale proposito, il 2020 e il 2021 non sono utilizzabili ai fini statistici, per il minor numero di veicoli in circolazione dovuto alle misure di contenimento del COVID-19.

Infatti, rispetto al 2022, ci sono stati più incidenti nel 2019 (+3,7%) e nel 2018  (+3,9%), così come più feriti (+7,4% nel 2019 e +8,0% nel 2018). Stessa situazione per i decessi, con un +0,4% nel 2019 rispetto al 2022.

Aumento che, come già anticipato, non emerge neppure confrontando il primo semestre del 2023 con l’analogo periodo del 2022. Il calo dopo la pandemia, peraltro, riguarda non solo incidenti e feriti, ma anche le vittime, attestato nel 2023 al -9,8% rispetto al 2019, mentre al -2,5% rispetto al 2022.

Entro il 2030 occorrerà dimezzare gli incidenti

Come chiesto dalla Commissione europea, entro il 2030 sarà necessario dimezzare decessi e feriti gravi, mentre per il 2050 gli stessi andranno azzerati. Dal report pubblicato l’8 marzo scorso dalla citata Commissione emerge che sulle strade europee nel 2023 sono morte circa 20.400 persone (-1% rispetto al 2022). Inoltre, l’Italia ha registrato un tasso di 52 deceduti per ogni milione di abitanti, a fronte dei 54 del 2022.

Incidenti stradali in calo rispetto a prima della pandemia. Gruppo di persone che dialoga per comprendere come evitare i sinistri (foto di Annie Spratt da Unsplash)

Occorre insistere nelle iniziative di sensibilizzazione per contrastare l’incidentalità ( foto di Annie Spratt da Unsplash)

Pur se i dati evidenziano un calo di incidenti rispetto al periodo antecedente alla pandemia, ogni vittima della strada rappresenta un insuccesso per la comunità. Occorrerà, quindi, persistere nelle iniziative di sensibilizzazione sociale e nei controlli di polizia per centrare l’obiettivo di dimezzare la sinistrosità entro il 2030.

Sul numero 3 della nostra rivista What Now abbiamo dedicato un approfondimento sui dati positivi inerenti al calo degli incidenti e alle strategia attuate per ridurli ulteriormente. Puoi sfogliarla in versione digitale oppure acquistarla in formato cataceo su Amazon.

 

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Paolo Maria Pomponio

Paolo Maria Pomponio

Laureato in giurisprudenza, con Master in "Sicurezza, coordinamento interforze e cooperazione internazionale" e in "Comunicazione e media", ho lavorato nel privato e nel pubblico. Appassionato di calcio, che ho praticato, tendo all’ascolto e a un approccio alle cose con una visione d’insieme.

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