Economia & Lavoro

Anche la Sicilia sensibile al risparmio energetico

di 28 Luglio 2006No Comments

Era ora, siciliani non più fanalino di coda nel risparmio energetico, anzi, a giudicare dagli interventi strutturali previsti per la regione Sicilia e dalla eco che le notizie in tal senso hanno avuto, parrebbe proprio che l’isola più grande d’Italia voglia tentare il riscatto anche in quest’ambito. Sono infatti 15 milioni gli euro stanziati dal governo centrale per investimenti strutturali volti al risparmio energetico, il cui bando è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 7 luglio 2006. Tale impegno finanziario si tradurrà nello sviluppo di tutte quelle iniziative tendenti alla riduzione del consumo di energia utilizzata dalle industrie siciliane.
Parole di elogio all’iniziativa da parte del presidente della Regione Sicilia, Salvatore Cuffaro: ”E’ uno dei primi atti di questo governo nella direzione, fissata nel programma, del risparmio del consumo energetico per realizzare un modello che sappia coniugare una nuova idea di sviluppo e la riduzione degli sprechi, andando contemporaneamente incontro alle esigenze delle piccole e medie imprese per le quali quella dell’energia, è una delle maggiori voci di costo”.
”Si tratta – ha detto anche l’assessore regionale dell’Industria, Giovanna Caldura – di un intervento che punta al contenimento dell’utilizzo delle risorse energetiche da parte delle
imprese medio-piccole, che sono la stragrande maggioranza nella nostra Isola. Le imprese potranno presentare dei progetti di investimento in impianti, macchinari e tecnologie utili a ridurre il consumo di risorse energetiche. […] Per la valutazione delle istanze e la redazione della graduatoria è stato predisposto un procedimento all’insegna della massima trasparenza, per l’accertamento del possesso dei requisiti prescritti dal bando. Inoltre, l’assessorato Industria verificherà con funzionari di provata esperienza e professionalità, la corretta realizzazione dei programmi di investimento”.
In linea generale, gli interventi finanziari riguarderanno quelle imprese che hanno sede in Sicilia all’atto della richiesta finanziaria ed ognuna di esse, non potrà avere più di tre milioni di euro, dopo aver presentato un progetto che sarà vagliato da un ente terzo esterno all’amministrazione regionale individuato in Banca Nuova, Banca Agricola Popolare di Ragusa ed Esosfera, a seguito dell’accordo stipulato fra di esse e la Regione Siciliana. Dopo questa fase, verrà istituita una graduatoria, a seguito della quale sarà compito dei richiedenti predisporre i lavori richiesti dal bando ed attendere, 180 giorni dopo la notifica del provvedimento, la concessione del finanziamento di cui han diritto.

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Giuliano Marchese

Giuliano Marchese

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