Mobilità migliore, reti di trasporto integrate, riduzione drastica della CO2, minor dipendenza dal petrolio: un mondo che fino a qualche giorno fa si poteva solo immaginare ma che ora è oggetto di un preciso piano dell’UE, dedicato al trasporto urbano ed interurbano e ai viaggi sulle lunghe distanze. Con l’obiettivo di arrivare, entro il 2050, ad un taglio dei gas serra pari al 60%.

Sono concrete le iniziative accolte nel Libro Bianco sulla mobilità presentato nei giorni scorsi dall’Unione Europea, una serie di proposte precise che serviranno a costruire una competitiva rete di trasporti di cui potrà beneficiare tutta l’Europa.

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Non solo l’ambiente godrà dei vantaggi di queste iniziative: l’economia stessa ne gioverà, dato che i trasporti sono una delle colonne portanti del sistema produttivo. Con miglioramenti anche sul fronte dell’occupazione dato che, secondo le fonti UE, tra l’altro, il settore impiega direttamente dieci milioni di persone e rappresenta circa il 5% del prodotto interno lordo. Sono ambiziosi i traguardi da raggiungere, come l’eliminazione dal traffico urbano delle auto a benzina, o l’utilizzo, per le compagnie aeree, di carburanti sostenibili per una quota fino al 40%.

Nel piano dell’UE, ci sarà anche spazio per lo studio di migliori connessioni tra differenti tipi di reti di trasporto, per facilitare il movimento di merci e persone: così, l’obiettivo entro il 2050 sarà quello di collegare tutti i principali aeroporti alla rete ferroviaria, possibilmente con vagoni ad  alta velocità, così come direttamente connessi al traffico su rotaie saranno anche i più importanti porti del territorio europeo.

Risparmi e migliorie saranno previsti anche per gli utenti dei trasporti: sempre i dati UE rivelano che una famiglia spende circa il 13% del proprio bilancio per gli spostamenti.

Un progetto a lungo termine, dunque, ma che servirà rendere l’UE più sostenibile e competitiva, sia dal punto di vista dell’economia che da quello degli utenti, che avranno una maggiore libertà di muoversi e viaggiare senza vincoli. Senza dimenticare i benefici per l’ambiente.

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Isabella Berardi

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