Sempre più italiani scelgono i Farmer’s Market per andare a fare la spesa. Risparmio, qualità e uno stile di vita responsabile sono i principali motivi che stanno portando l’Italia a riscoprire i sapori e i valori delle piccole realtà agricole. Come? Attraverso la vendita diretta con gli agricoltori.

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I dati Istat pubblicati in questi giorni, mostrano che nel mese di dicembre 2011 è stato registrato un calo del 4,4%, rispetto al 2010, relativo alle vendite al dettaglio negli ipermercati. E che, di conseguenza, sono aumentati del 53% gli acquisti diretti dal produttore, coinvolgendo ben 9,2 milioni di italiani, per un importo complessivo di 489 milioni di euro.

Acquistare salumi, formaggi e verdure nei Farmer’s Market, significa consumare prodotti a km zero poiché provengono dalle realtà agricole limitrofe, trovare alimenti sani e di stagione, spesso da agricoltura biologica, e sostenere gli agricoltori locali.

Preferire un Farmer’s Market al tradizionale supermercato porta perciò, una maggiore attenzione all’ambiente, poiché si riducono i consumi e le emissioni di CO2 legate al trasporto, e apre le porte ad un mercato più equo sia per i consumatori che per gli agricoltori; i quali ricevono così la giusta remunerazione, senza dispersioni dovute alla distribuzione.

Questo fenomeno che sta prendendo sempre più piede, ha permesso inoltre di creare un network di vendita diretta, promosso e sostenuto da Campagna Amica, progetto di Coldiretti, che gestisce una discreta rete di Farmer’s Market nei quali i cittadini posso trovare tante tipologie di prodotti agricoli e condividere i valori della sostenibilità ambientale.

E non sono solo i cittadini che stanno riscoprendo il contatto con la natura, anche il Governo sembra si stia muovendo in questa direzione; il Ministro delle Politiche Agricole, Mario Catania, infatti ha dichiarato che “la vendita diretta è una mia battaglia culturale ed economica che dobbiamo vincere insieme. È un fenomeno che, con questi ritmi di crescita, presto sarà in grado di incidere su tutta la filiera”. Mentre nel Decreto Liberalizzazioni sono già state integrate delle norme per tutelare maggiormente gli agricoltori nei rapporti con la grande distribuzione.

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Silvia Argentiero

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