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Nel mondo degli investimenti è possibile guadagnare anche quando i mercati vanno male: basta conoscere i giusti strumenti. Gli ETF sono sicuramente fra questi. Ma cosa sono e come funzionano? ETF è un acronimo che sta per Exchange Traded Fund. Sono dunque dei fondi, ma con alcune caratteristiche delle azioni. Come i fondi comuni rappresentano panieri di titoli, obbligazioni, materie prime e via dicendo. In comune con le azioni hanno il fatto che sono quotati in borsa ogni giorno e possono essere acquistati e venduti durante l’orario di negoziazione.

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Tuttavia, investire in ETF è diverso che investire in azioni. Ed è anche meno rischioso. Infatti, tanto per cominciare, essendo un ETF costituito da molti titoli, l’oscillazione dell’andamento del suo valore sarà molto più basso di un singolo titolo azionario. In secondo luogo, ogni ETF fa capo ad una società di gestione che deve ottemperare a determinati requisiti per poter quotare tale fondo. Inoltre, il patrimonio finanziario della società di gestione è distinto da quello del singolo ETF. Ciò significa che, anche se la società di gestione fallisse, il patrimonio dell’ETF sarebbe salvo.

Un elemento che marca invece la differenza fra il fondo comune e l’ETF è la tipologia di gestione. L’ETF ha una gestione passiva, che rappresenta un paniere di titoli e l’indice che ne deriva. Il fondo comune ha una gestione attiva, che può anche differire parecchio dal paniere di titoli che rappresenta e che varia in funzione delle scelte del gestore. Ciò influisce anche sulle commissioni, molto più basse di quelle dei fondi comuni.

Inoltre, e questa l’aspetto più interessante, esistono ETF che hanno una struttura di gestione capace di moltiplicare l’indice che rappresentano e, di conseguenza, i relativi profitti che ne derivano. Sono noti come ETF a moltiplicatore, in quanto consentono di replicare la performance del sottostante indice per n volte, a seconda del singolo prodotto. Ci sono inoltre anche ETF che consentono di guadagnare quando i mercati vanno male, perché replicano la performance inversa. In poche parole: l’indice scende, l’ETF sale. Ci sono anche ETF che hanno tutte e due queste caratteristiche. Sono quelli a moltiplicatore inverso, che consentono di guadagnare quando la borsa scende una percentuale multipla di quanto essa sta andando giù. Un esempio? Se un determinato paniere o gruppo di titoli perde il 2%, il corrispondente ETF con moltiplicatore inverso 7 (-7X) vi farà guadagnare il 14%, meno ovviamente le commissioni di gestione.

Per approfondire l’argomento è appena stata pubblicata la Guida agli ETF aggiornata che puoi scaricare a questo link.

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