L’acqua è la risorsa più importante per il pianeta Terra e per i suoi abitanti. Senza acqua, non ci potrebbe essere vita sulla Terra. I cambiamenti climatici degli ultimi cento anni e una gestione non proprio corretta della risorsa potrebbero comprometterne l’esistenza. Come gestire in maniera efficiente la situazione?

L’acqua come risorsa: alcuni dati

L’elemento acqua è alla base di tutte le forme di vita sul pianeta Terra: basti pensare al fatto che gli esseri umani sono costituiti al 70% di acqua. L’elemento che contraddistingue la Terra e la differenzia dagli altri pianeti è appunto la presenza dell’acqua. La cosiddetta idrosfera, ovvero la totalità di acqua presente sul pianeta, rappresenta il 71% del volume della Terra: comprende tutte le risorse idriche presenti in tutti gli strati della massa del pianeta, dal meno profondo al più profondo. Più del 98% delle acque si trova sulla superficie terrestre. Il bacino acquifero più ricco è l’Oceano Pacifico, con 179.000.000 km² di acque. Il 97% dell’acqua sulla Terra è salata; solo l’1% di acqua è potabile. L’acqua potabile è prelevata da bacini idrici di superficie e sottoposta a trattamenti antibatterici.

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In Italia è il paese più ricco di acqua dell’intero bacino del Mediterraneo. Eppure, nel nostro Paese più del 40% della risorsa va sprecata. Varie sono le cause, prime tra tutte la dispersione idrica. Il 22% dell’acqua che circola nelle condutture viene disperso. Il settore produttivo con il fabbisogno idrico più ampio è l’agricoltura (55% delle risorse disponibili), seguito da quello industriale e da quello civile (18%), settore che è però il meno virtuoso in termini di gestione.

I cambiamenti climatici, i disboscamenti e le desertificazioni compromettono la sussistenza della risorsa acqua, riducendone la presenza nei bacini idrici locali.

Proposte di gestione virtuosa della risorsa idrica

L’Italia ha stanziato investimenti per 4,3 miliardi di euro con risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Questi investimenti finanzieranno 25 progetti per il potenziamento della rete idrica, per la riduzione della dispersione di acqua e per la digitalizzazione e il monitoraggio delle reti. 880 milioni di euro sono dedicati a investimenti infrastrutturali sui sistemi di irrigazione e saranno funzionali all’agricoltura. 600 milioni di euro saranno investiti in impianti di depurazione.

Alcuni produttori di rubinetterie hanno implementato tecnologie per ridurre lo spreco della risorsa acqua. L’azienda tedesca Hansgrohe ha creato un miscelatore con consumo di acqua dimezzato rispetto ai rubinetti da doccia tradizionali (3,5 lt/min contro i 7-8 lt/m della rubinetteria classica). L’acqua viene in questo modo nebulizzata. È inoltre possibile premere un semplice tasto per attivare o interrompere il flusso di acqua. Pozzi Ginori, azienda produttrice di sanitari, ha creato WC dal design più semplice e lineare, per essere più facili da pulire, con un consumo minore di acqua. Geberit ha creato una cassetta di scarico con regolazione personalizzata dei flusso di acqua in fase di scarico.

Il Comune di San Giorgio di Piano (BO) ha pubblicato sul sito istituzionale un elenco di buone pratiche, scaricabile in pdf.

A livello internazionale, un gruppo di scienziati iraniani ha condotto uno studio, i cui risultati sono stati pubblicati nel 2021. Secondo questo studio, è possibile ridurre lo stress da siccità nelle piante, incapsulando i batteri che promuovono la crescita delle piante con polisaccaridi. Il rivestimento in polisaccaridi permette ai batteri di assorbire e trattenere notevoli quantità di acqua. In questo modo, è garantita la loro sopravvivenza e lo sviluppo della flora, della quale sono ospiti.

L’acqua come risorsa: cosa può fare ciascuno di noi

Ognuno di noi può contribuire, con piccole azioni quotidiane, a contenere gli sprechi di acqua. Installare un frangigetto sul rubinetto, che miscela acqua e aria, e può arrivare a ridurre gli sprechi del 50%. È importante chiudere i rubinetti, quando non è necessario consumare acqua. È preferibile fare la doccia e non il bagno, chiudendo il miscelatore della doccia al momento opportuno. È utile anche riciclare l’acqua dei condizionatori. Essa è ottima come acqua distillata per le pulizie a vapore o per i ferri da stiro. È consigliabile utilizzare lavatrici e lavastoviglie al massimo della loro capienza, riducendo ove possibile la frequenza dei lavaggi. Si potrebbe innaffiare le piante preferibilmente in orario serale, per evitare che evapori facilmente.

Leggi anche: Inquinamento idrico: cos’è e cosa sta facendo l’UE per contrastarlo

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Donatella Bruni

Donatella Bruni

Mi occupo di economia, lavoro e società, con uno sguardo alle dinamiche del lavoro, ai consumi e ai cambiamenti della società (fisica e digitale). Aspirante pubblicista, scrivo per BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista.

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