Il termine Unfluencer nasce dall’unione delle parole unconventional e influencer per identificare un progetto al quale hanno aderito sei ragazzi italiani unger 30 che vogliono rendere i social un posto migliore. Questi sei influencer non convenzionali sono un po’ come dei Power Ranger che sconfiggono i contenuti superficiali della rete a suon di pillole di cultura e ironia.

I content creator protagonisti di questo progetto sono sei giovani appassionati che non vogliono influenzare ma in-formare i propri follower sfruttando a pieno le potenzialità dei social. Con i loro video riescono a far diventare divertenti argomenti di storia, filosofia, linguistica, arte e attualità, trasformando i loro brevi ma efficaci racconti in una droga di curiosità al quale non si riesce più fare a meno.

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La parte educativa dei social

unfluencer. pexabay

unfluencer. pexabay

Per qualcuno, ancora oggi, alla sola parola “influencer” insorge quel brividino sottopelle quasi come aver udito un congiuntivo sbagliato eppure, tra la moltitudine di narcisisti profili che si possono trovare sui social, tanti sono i profili di divulgazione che stanno emergendo fra i giovani soprattutto di coloro che vogliono trasmettere la cultura con simpatia e leggerezza avvicinando chiunque, grazie ai social, a diversi saperi.

Tra gli altri emerge la pagina @unfluencer.s  che deve la sua esistenza grazie al venticinquenne Andrea Nuzzo (@nootso) famoso grazie al format “sii come Bill” popolare omino stilizzato che dispensa consigli etici con ironia e leggerezza. Tramite il suo canale nato nel 2022, Andrea, riesce a tenere incollati followers di ogni età grazie a curiosità come: chi è il tizio che dà gli annunci alle stazioni del treno; perché il frigorifero è illuminato e il freezer no? perché le matite sono esagonali?

Al suo progetto hanno aderito altre star del web under 30 che come lui diffondono pillole di filosofia, storia, fisica, arte e linguistica in modo leggero e divertente.

Gli influencer della cultura

Il loro video sono come le ciliegie, una tira l’altra. Dovendo sottostare alle regole del web, gli unfluencer fanno della rapidità d’informazione il loro punto forte. I contenuti hanno un linguaggio semplice e accattivante alimentando una fame di curiosità che porta inevitabilmente a voler sapere sempre di più.

Valentina Pano con i suoi monologhi filosofici porta riflessioni esistenziali alla portata di tutti accompagnando chiunque a letture più profonde della propria vita. Con un linguaggio semplice e immediato arriva a chiunque formulando video, seppur brevi, molto d’impatto. Alcuni professori hanno persino integrato i suoi contenuti nei loro studi accademici.

Giusy Vena, laureata in Valorizzazione dei beni culturali e arti visive, racconta l’arte avvicinandola all’occhio comune e smantellando quell’idea che ci si fa magari davanti ad un’opera apparentemente banale da far dire a chiunque almeno una volta nella vita ” ma potevo farlo anche io”. No, non è così. E lei spiega magistralmente bene il perché.

Marco Andrea Teti, studioso di geologia fa appassionare chiunque di tutti i segreti che si celano dentro il nostro pianeta e non solo. Mentre Camilla di Pasquasio , psicologa laureata in neuroscienze, rende ampliamente comprensibile un’argomento complesso come può essere il funzionamento del nostro cervello. Giacomo Panozzo è quel professore di storia che tutti avremmo voluto avere a scuola, tenendo incollati a quegli avvenimenti tanto difficili da memorizzare sui banchi come se fossero una serie Netflix da divorare tutta d’un fiato.

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Laura Corona

Laura Corona

Aspirante giornalista laureata in Lettere. Scrivo di Cultura e Lifestyle collaborando con BuoneNotizie.it, grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista

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