Fra le notizie più frequentemente diffuse dai media, uno spazio consistente è riservato agli incidenti stradali. Se dovessimo considerare la quantità di informazioni che ci arrivano in merito agli incidenti, dovremmo desumere che ci troviamo davanti a un fenomeno in vertiginoso aumento. Ma è davvero così? La risposta, abbiamo cercato di trovarla con un’inchiesta che abbiamo realizzato non a partire dalle notizie presenti in rete, ma basandoci sull’unica fonte autorevole e capace di fornire una cornice reale al problema: i dati.

La mente umana è molto meno razionale di quanto si pensi. Lo testimonianza l’incidenza che sulla nostra percezione della realtà hanno i cosiddetti bias: tic cognitivi che entrano in gioco automaticamente e che – in modo silenzioso ma pervasivo – danno forma alla nostra visione del mondo in cui viviamo. I bias sono tantissimi ma tra i molti ce n’è uno che riguarda in modo particolare i media. Mi riferisco al cosiddetto bias della disponibilità di informazioni”. In base a questo tic cognitivo, siamo portati infatti a formulare giudizi e opinioni sulla base delle informazioni più direttamente disponibili. Quelle più a portata di mano. Ovvio, quindi che – tornando al tema della nostra inchiesta – se le informazioni più diffuse, cioè le notizie, accendono i riflettori sugli incidenti stradali propinando news non contestualizzate in una linea di tendenza generale, automaticamente i lettori penseranno che il fenomeno sia in aumento.

Riscopri anche tu il piacere di informarti!

Il tuo supporto aiuta a proteggere la nostra indipendenza consentendoci di continuare a fare un giornalismo di qualità aperto a tutti.

Sostienici

Che fare, quindi, per guardare alle notizie con filtri meno deformanti? Il giornalismo costruttivo cerca di promuovere una visione più oggettiva della realtà partendo, come dicevo prima, dai numeri e andando a collocare le notizie in un contesto allargato e all’interno di precisi confini temporali, che ci consentano di individuare la linea di tendenza generale. Nel caso degli incidenti stradali, siamo andati a studiare il problema nel tempo e abbiamo scoperto che in realtà i dati descrivono un fenomeno in via di miglioramento in Italia. Se nel 2010, nel nostro Paese si registravano 4.114 vittime all’anno, attualmente il numero dei morti sulle strade si è quasi dimezzato. Si tratta di cifre importanti, che permettono di collocare le singole notizie in uno scenario allargato, fondamentale per elaborare chiavi di lettura corrette.

Una volta abbozzato il contesto, abbiamo poi cercato di capire quali sono state le cause di miglioramento e per farlo abbiamo allargato il focus all’Europa. Capire quali fattori hanno permesso di invertire la rotta significa infatti capire anche in quale direzione bisogna andare per migliorare ulteriormente la linea di tendenza. E anche in questo senso il modo in cui vengono date le notizie può fare moltissimo.

Tutti gli articoli dell’inchiesta:

Incidenti stradali, i numeri in Italia continuano a diminuire

Perché gli incidenti stradali in Europa sono diminuiti nel tempo?

Condividi su:
Martina Fragale

Martina Fragale

Giornalista pubblicista dal 2013 grazie alla collaborazione con BuoneNotizie.it, di cui oggi sono direttrice. Mi occupo di temi legati all’Artico e ai cambiamenti climatici; come docente tengo corsi per l’Ordine dei Giornalisti e collaboro con l’Università Statale di Milano.

Riscopri anche tu il piacere di informarti!

Il tuo supporto aiuta a proteggere la nostra indipendenza consentendoci di continuare a fare un giornalismo di qualità aperto a tutti.

Sostienici