L’Italia sarà il primo Paese al mondo a ospitare il proprio Deposito nazionale dentro un grande campus di ricerca e sviluppo tecnologico di avanguardia. Il deposito progettato dalla Sogin sarà simile a quello francese de L’Aube, ma prevede un’ulteriore barriera: i fusti, prima di essere inseriti nelle celle, verranno rinchiusi a sei per volta in moduli di cemento armato sigillati e garantiti per 350 anni, offrendo un livello di protezione in più. Il deposito italiano dovrà ospitare 75.000 metri cubi di rifiuti a bassa e media attività, di cui il 60% generati dallo smantellamento di impianti nucleari, e il 40% prodotti da attività industriali, mediche e di ricerca.

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