La digitalizzazione in Italia, oggi, è in aumento in diversi settori che spaziano dall’economia all’informazione. Il nostro Paese si posiziona al 18° posto nell’Indice europeo DESI (Digital Economy and Society Index), sul totale di 27 Stati membri UE. Tuttavia, il rapporto 2023 dell’Osservatorio sull’innovazione digitale rileva notevoli progressi dovuti allo sviluppo di nuove competenze digitali e alla presenza di incentivi per la ricerca e lo sviluppo.

Ridurre il divario digitale in Italia: progressi, sfide e strategie per l’inclusione

Il rapporto del 2023 dell’Osservatorio sull’innovazione digitale dell’Italia, Think Tank di alto profilo scientifico finalizzato ad analizzare le dinamiche della digitalizzazione sul territorio italiano e realizzato in collaborazione con la Fondazione IBM Italia, getta luce sui progressi e sulle sfide di questo percorso di trasformazione. In particolare, il documento evidenzia il ruolo cruciale del Fondo per la Repubblica Digitale il cui obiettivo è quello di sostenere progetti selezionati attraverso bandi rivolti alla formazione e all’inclusione digitale, per accrescere le competenze informatiche e sviluppare la transizione digitale del Paese. Ciò si tradurrebbe in un maggiore accesso e utilizzo delle tecnologie digitali da parte di un numero sempre più ampio di cittadini.

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Tuttavia, il DESI regionale del 17 dicembre 2020, elaborato dall’Osservatorio Agenda Digitale del Politecnico di Milano, rivela disparità significative nella tecnologia tra le regioni italiane. La Lombardia si posiziona in cima con un punteggio di 72/100, mentre la Calabria risulta essere la meno tecnologica con un punteggio di 18,8. I dati di Agcom, inoltre, evidenziano  il bisogno di migliorare la diffusione della banda larga su tutto il territorio nazionale, sottolineando la necessità di ulteriori sforzi per ridurre il divario digitale e promuovere un equo accesso alla tecnologia.

E-commerce in Italia: crescita, tendenze e impatti sull’economia

Un altro settore che ha registrato progressi significativi è quello dell’e-commerce. L’Italia assiste a una crescente adozione del commercio online da parte dei consumatori, indicando una maggiore fiducia nel fare acquisti attraverso piattaforme digitali. Questo fenomeno non solo stimola l’innovazione digitale nel settore commerciale, ma potrebbe anche contribuire a rivitalizzare l’economia italiana.

Nel 2023, gli acquisti online degli italiani raggiungono un valore di 54,2 miliardi di euro, registrando un aumento del 13% rispetto al 2022. Il settore dei servizi vive una rinascita significativa, trainato soprattutto dal settore del Turismo e dei Trasporti, che registra un valore degli acquisti online di 19,2 miliardi di euro, con una crescita del 25%. L’Osservatorio eCommerce B2C, nel suo ventitreesimo rapporto, ha presentato questi dati durante il convegno “L’eCommerce del futuro? Flessibile e sostenibile“, organizzato dalla School of Management del Politecnico di Milano e da Netcomm.

 

Rivoluzione digitale, istruzione e informazione: un’ opportunità per il futuro

La digitalizzazione della scuola e dell’informazione è un altro punto di luce nel panorama italiano. L’uso crescente delle tecnologie digitali nell’ambito educativo e informativo sta migliorando l’accesso alla conoscenza e trasformando i modi in cui gli italiani apprendono e si informano.

Questa tendenza identifica un passo avanti significativo verso una società più informata e preparata per le sfide future. In tale direzione, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha inviato una nota il 15 febbraio alle scuole, invitandole a partecipare a due webinar organizzati in collaborazione con il Dipartimento per la Trasformazione Digitale. Questi incontri si rifanno alle iniziative del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Tuttavia, nonostante i progressi, rimangono sfide da affrontare. Il rapporto sottolinea la necessità di continuare a investire nella digitalizzazione per garantire che l’Italia rimanga competitiva a livello globale. Politiche mirate, investimenti strategici e collaborazioni tra settore pubblico e privato saranno essenziali per sfruttare appieno il potenziale delle tecnologie digitali e per garantire un futuro digitale inclusivo per tutti gli italiani.

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Kelly Di Blas

Kelly Di Blas

Insegnante e Dottoressa in Scienze Politiche Internazionali scrivo per passione. Credo fortemente nella necessità di un nuovo approccio alla scrittura e alla comunicazione e, per questo motivo, ho scelto di formarmi in giornalismo costruttivo. Una parola scritta ha un enorme potenziale, pertanto sceglierla con cura è un dovere. Sono curiosa, leggo molto e parlo troppo. I miei interessi primari sono rivolti al mondo dell'educazione, della letteratura e delle politiche sociali. Aspirante pubblicista, scrivo per BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista.

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