Il tumore del pancreas è una patologia oncologica molto aggressiva, ma è stata scoperta una nuova cura, grazie a un team di ricerca tutto italiano.

Quando le cellule duttali, ovvero quelle che rivestono i dotti escretori, si moltiplicano senza più controllo, si scatena il tumore pancreatico. Una buona notizia arriva dall’Università di Verona, che compie un passo in avanti verso la cura di questa malattia. Si tratta di un nuovo farmaco, chiamato IOA 289, in fase di sperimentazione. Questo medicinale  viene somministrato con la chemioterapia in pazienti con una patologia in stadio avanzato e il suo obiettivo è quello di aiutare a bloccare la riproduzione delle cellule maligne.

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Tumore del pancreas: i fattori di rischio

I soggetti più esposti nello sviluppo del tumore al pancreas sono quelli con un’età compresa tra i 50 e gli 80 anni, mentre, per coloro che hanno meno di 40 anni il rischio è minore. Le persone più a rischio sono senza dubbio i fumatori: si parla di un maggiore pericolo rispetto a soggetti che non hanno mai fumato, indipendentemente dal sesso. Secondo quanto riportato dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) e dell’Associazione Italiana Registri Tumori (AIRTUM), eliminando completamente il fumo si riduce un alta percentuale di decessi per tumore al pancreas.

Altri fattori possono favorire lo sviluppo del tumore, come le mutazioni genetiche, come quelli per familiarità del cancro della mammella, dell’ovaio e della pelle, il cosiddetto melanoma con la presenza di nevi multipli atipici, e la pancreatite familiare. Infine, anche la sedentarietà, le esposizioni professionali ad alcuni solventi di uso industriale e agricolo o a derivati della lavorazione del petrolio, il consumo eccessivo di alcol e caffè possono esserne la causa.

Un nuovo farmaco per la cura del tumore del pancreas

Lo studio del team diretto dal professore di oncologia medica Davide Melisi dell’Università di Verona  ha scoperto che l’autotaxina IOA 289, un potente inibitore sviluppato per il trattamento contenenti fibrosi è un possibile fattore di resistenza delle cellule del cancro al pancreas ai trattamenti chemioterapici, limitandone gli effetti.

“Il cancro del pancreas è un tumore per il quale ancora non esistono trattamenti con farmaci a bersaglio molecolare o immunoterapici oltre ai classici chemioterapici.dichiara Melisi – Abbiamo, infatti, già in corso la sperimentazione clinica di fase 1 dell’inibitore di autotaxina, ioa289, con la chemioterapia in pazienti con nuova diagnosi di malattia avanzata. Inoltre a breve avremo i risultati preliminari di tossicità e attività di questa nuova combinazione terapeutica”

Quindi, grazie al farmaco e somministrato insieme alla chemioterapia è possibile aiutare a bloccare la riproduzione delle cellule di uno dei tumori più letali, considerando che sono molte le persone che non sopravvivono più di un anno e per svariati motivi: primo fra tutti la mancanza di sintomi nelle fasi iniziali della malattia, oppure è scoperta in ritardo quando il tumore ha formato già molte metastasi. Un’altra ragione è strettamente legata alla natura stessa del tumore, essendo ricco di tessuto stromale è difficile veicolare farmaci antitumorali al suo interno. Questa prima scoperta potrà ridurre le morti di tumori al pancreas: resta comunque fondamentale la prevenzione, in particolare in soggetti a rischio.

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Mina Del Nunzio

Mina Del Nunzio

Mina Del Nunzio, laureata in scienze della comunicazione e dell'informazione con master in copywriting. Lavoro come blogger e copywriter aziendale. Collaboro con buonenotizie.it e partecipo al laboratorio di giornalismo per diventare pubblicista.

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