Il Gran Premio del Mugello 2022 verrà ricordato per il ritiro del numero 46 indossato da Valentino Rossi, 43 anni, 9 volte Campione del Mondo, l’unico ad aver vinto il mondiale in ben quattro classi differenti: 125,250, 500 e MotoGP. Nello stesso weekend invece, Antonio Cairoli, 36 anni, nove volte Campione del Mondo nel Motocross, debutta nel Campionato di Motocross Americano.  Due leggende viventi, il cui talento è unico, ma non inimitabile. Infatti, per tutti gli atleti, compresi i motociclisti, il talento è allenabile. E questa è una svolta positiva per la sicurezza personale di chiunque.

Il talento dei Campioni è allenato, lo dice la scienza

Il talento sportivo è “la presenza di abilità particolari o di qualità identificate precocemente, predittive di una performance futura di élite” (Cobley, 2012; Issurin, 2017). Trasformare poi queste “abilità in talento per uno sport specifico” è il risultato “di un processo di maturazione, apprendimento, allenamento e pratica’ (Vaeyens et al., 2008). Non a caso, campioni come Valentino Rossi, Marc Marquez, Antonio Cairoli hanno iniziato prima a correre sulle due ruote e poi a gattonare, come suole dirsi.

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Non esiste un allenamento specifico fisico per il motociclismo, esiste un allenamento che serve per potenziare le capacità condizionali: la forza, la resistenza, la velocità, la flessibilità che si usano nel motociclismo.  L’allenamento sport specifico però è quello con le moto. Qualsiasi tipo di caratteristica morfologica o di fibre muscolari legate al genotipo, possono essere condizionate e non sono condizionanti così tanto da renderti non abile per essere un campione.

A dichiararlo è Giorgio Bonfigli, allenatore di prestazioni di sport motoristici a livello nazionale ed internazionale di cui 11 per la Federazione Motociclistica Italiana. Dal 2008 al 2014 Direttore Tecnico Generale per il Settore Tecnico della Federazione Motociclistica Italiana.

Motociclisti, il talento è allenabile: svolta positiva anche per la sicurezza

Il pilota è un atleta: il controllo del mezzo per la sicurezza ed evitare le cadute

Giorgio Bonfigli ha allenato in CIV anche Celestino Vietti, oggi nel Team VR46. E’ lui il protagonista nel circuito toscano lo scorso weekend, durante le prove di Moto2, dell’incredibile tenuta della moto in piega, che gli ha evitato una rovinosa caduta. Ha dimostrato una capacità di controllo fuori dal comune.

Il controllo motorio del proprio corpo quando si è catapultati nel vuoto senza punti di riferimento – spiega Bonfigli –  è dettato dalle esperienze fatte nel corso del tempo. Volare e mettere il corpo in assetto migliore possibile per impattare nel modo migliore possibile e con meno forza a terra, è frutto anche di allenamento”.

E porta l’esempio della ginnastica artistica con i rotolamenti a terra o il tappeto elastico per l’assetto in volo. Uno studio pubblicato su Fuction Magazine dimostra che i muscoli umani possiedono una “memoria” a livello di DNA. La forza muscolare anche dopo un lungo periodo di inattività, si recupera. Quindi più ci si allena, più si potenzia anche l’abilità nel portare la moto. Per i motociclisti la preparazione atletica, diventa  anche un vero e proprio salva vita.

La svolta positiva  per la sicurezza dei motociclisti

Il mototurismo coinvolge 1, 5 milioni di italiani, con un’età media di 48 anni, muovendo circa due miliardi di euro, così come riportato sul Sole 24 Ore nel 2018. Dopo il coronavirus, presumibilmente i numeri sono in crescita: si parla di viaggi che impegnano i motociclisti per molte ore in più giorni.

Nello stesso weekend del Mugello, solo in Italia, si sono registrati ben 13 sinistri mortali su moto. Affrontare in tutta sicurezza la strada richiede un cambio di mentalità da parte dei  motociclisti, che comporta pensare a se stessi come atleti. Usare la moto è complesso, capirne le variabili richiede allenamento ed efficienza mentale, fisica, metabolica in ogni condizione.

Solo così, andare in moto abbassa lo stress, come acclarato da un’altra ricerca del 2021. Una buona postura, evita stress da guida. Un allenamento delle capacità condizionali o della coordinazione oculo-manuale, spazio-temporale, di equilibrio in aria, di controllo del corpo in volo, può fare la differenza. Così come salva la vita seguire corsi di sicurezza stradale specifici in modo da allenare il proprio talento in moto, fosse anche per una passeggiata turistica.

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Anna Restivo

Anna Restivo

Editor e creator freelance nel motorismo sportivo e storico.  Ho collaborazioni in F1 dal 2014, passando anche dalla Motogp, e dal 2019 in manifestazioni di auto e moto d'epoca. Mi piace raccontare il motorismo e le sue connessioni con società, arte, ambiente, creando format e progetti. Attualmente collaboro con BuoneNotizie.it, grazie al quale ho avuto l'opportunità di conoscere il giornalismo costruttivo.

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