La Formula 1 corre per raggiungere l’obiettivo zero emissioni entro il 2030. Lo sport della massima espressione ingegneristica e di velocità non sarà mai al 100% sostenibile, ma della sostenibilità la F1 è promotore. Se un team, uno sponsor o un circuito non contribuiscono al net-zero, sono fuori dal campionato. L’impatto green su territorio e fan è uno degli aspetti più importanti. Un esempio iconico è il Gran premio dei Paesi Bassi.

Lezioni di sostenibilità dalla F1: cambio di regole

La stagione 2023 del Campionato di Formula 1 coinvolge 10 Team impegnati in 9 mesi in 24 Gran Premi che girano il mondo viaggiando via terra, aria e mare. Questo dà una idea della complessità dell’impegno assunto dalla Formula 1 per raggiungere il net zero ovvero l’equilibrio tra gas serra emessi e compensati. In un report della Formula 1 del 2019 256.000 tonnellate di CO2 per 22 gare l’anno. Sono annoverati come inquinanti il quartier generale della F1, uffici, stabilimenti e centri di ricerca dei team sparsi in tutto il mondo, l’energia consumata nei circuiti nella settimana di gara, le emissioni delle monoposto, quelle dovute ai trasporti via terra, aria e mare dell’intero Circus e quelle prodotte dagli spettatori.

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A distanza di 5 anni, quella che sembrava una missione impossibile è una realtà tangibile. La governance del Circus ha cambiato marcia durante il covid. I cambiamenti apportati in quel periodo sono stati decisivi. Modificare i calendari di gara per accorciare gli spostamenti, approvare i garage virtuali tagliando il personale in viaggio, veicolare messaggi green durante la gara anche attraverso i piloti. Questi alcuni esempi incisivi, ma le vere lezioni di sostenibilità dalla F1 iniziano con il cambio di regole.

Non sei sostenibile? Non entri in F1

Contribuire al raggiungimento dell’ impatto netto di CO2 pari a zero entro il 2030 è vincolante alla partecipazione del Campionato. Vale per i team e per i circuiti.  Se non sei sostenibile, oggi non entri in F1. Lo evidenzia anche il bando della FIA rivolto ai Team che volessero candidarsi per entrare in Campionato di F1. Per la prima volta in assoluto, a qualsiasi candidato verrà richiesto di spiegare come gestirà la sfida della sostenibilità e come intende raggiungere un impatto netto di CO2 pari a zero entro il 2030. Qualsiasi potenziale team di F1 dovrà anche illustrare come intende raggiungere un obiettivo impatto sociale positivo attraverso la sua partecipazione allo sport. Ciò aiuterebbe a soddisfare gli obiettivi reciproci della FIA e del management della Formula Uno.

I Team in Campionato sono valutati periodicamente sul contributo al net zero. E’ del 7 agosto 2023 il report in cui  Mercedes F1 dimostra la riduzione del 21% dal 2022 delle emissioni dei viaggi aerei, con un risparmio di 2.600 tonnellate di C02. Il 98% dei rifiuti da discarica sono stati recuperati e riciclati per la produzione di energia e è del 13% la diminuzione di gas emesso. Dal 2023 ogni dipendente usa solo bottiglie di plastica riciclata e auto condivise per andare al lavoro. La logistica a livello europeo è affidata a camion alimentati con biocarburante.

Lezioni di sostenibilità dalla F1: l'impatto green su territorio e fan

Zanvoort Circuit 2023

Gp olandese e l’impatto green su territorio e fan

Centrare il net zero, significa per la F1 educare alla sostenibilità sia chi lavora nel circus sia chi lo vive. Realizzare anche per un solo gran premio un impatto green su territorio e fan, è una lezione di sostenibilità che riscatta la Formula 1. Il Gran premio di Olanda è l’esempio più calzante e dimostra quanto la Formula 1 sia un green influencer. Immesso in calendario nel 2021, ha portato il numero di gran premi a 23. In termini di Net Zero, un circuito in più dovrebbe aumentare la quota di emissioni di gas serra e ritardare il raggiungimento dell’obiettivo entro il 2030. Ma così non è. Il Gp olandese, tenutosi il 27 agosto scorso, è uno dei più virtuosi del Campionato e finisce col compensare le emissioni totali. La regola: se non sei green non entri in F1, in questo caso è seguita alla lettera.

Basti pensare che il mezzo più utilizzato in Olanda sono le bici, e questo indica quanto sia diffusa questo tipo di mentalità verde. Il Governo pur di soddisfare le condizioni di sostenibilità imposte dalla Fia e dalla Fom (la società che gestisce la Formula One) ha impiantato alberi prima della gara per compensare le emissioni. Il Gran Premio è già considerato il più sostenibile della stagione. L’evento motoristico diventa un’occasione per cambiare la mentalità influenzando gli appassionati con piccoli gesti.

Tra gli esempi in circuito, ai fan sono stati distribuiti gettoni di riciclo rilasciati ad ogni lattina o bottiglia vuota consegnata. Gettoni poi convertiti in premi e utili per calcolare gli sprechi. Eliminando l’accesso delle auto al circuito, l’unico rumore è stato quello dei motori in pista, così anche l’inquinamento acustico è minimizzato. Questo ha permesso di intrattenere i tifosi nella fan zone con musica e spettacoli.

Entro sette anni tutta la F1 dovrà adattarsi a questi principi.

Lezioni di sostenibilità dalla F1: l'impatto green su territorio e fan

Zandvoort Circuit 2023

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Anna Restivo

Anna Restivo

Editor e creator freelance nel motorismo sportivo e storico.  Ho collaborazioni in F1 dal 2014, passando anche dalla Motogp, e dal 2019 in manifestazioni di auto e moto d'epoca. Mi piace raccontare il motorismo e le sue connessioni con società, arte, ambiente, creando format e progetti. Attualmente collaboro con BuoneNotizie.it, grazie al quale ho avuto l'opportunità di conoscere il giornalismo costruttivo.

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