Scegliere lo sport per bambini più adatto è una decisione importante del genitore che ad un certo punto dell’infanzia del figlio deve prendere. Intorno ai 4 anni infatti i bambini possono iniziare a praticare un’attività motoria assidua con diversi benefici dal punto di vista psicofisico. La vera domanda non è se far praticare o meno uno sport ai bambini. Individui che, secondo pediatri ed educatori, dovrebbero praticare sin da piccolissimi movimento. I genitori si interrogano su quale sia l’attività più indicata per bambini così piccoli.

In Italia i bambini praticano poco sport

L’obesità infantile in Italia negli ultimi vent’anni è cresciuta. Secondo l’ISTAT all’età di 8 anni il 39% dei bambini è in sovrappeso. L’Italia si colloca al quarto posto in Europa per prevalenza di sovrappeso e obesità infantile. Lo sport infatti caratterizza soltanto il 58% della fascia 3-10 anni, troppo poco per un Paese come il nostro che non presenta tassi di sedentarietà alti. Ma lo stile di vita di un giovanissimo italiano medio non è rassicurante. Nonostante la dieta, il culto del corpo, le abitudine e l’attenzione alla salute che abbiamo, lo sport resta ancora l’unico strumento indispensabile per maturare un organismo in piena salute.

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La difficoltà di far avvicinare i bambini allo sport sta anche nel disinteresse delle istituzioni scolastiche. Queste creano pochi programmi, non forniscono investimenti e non coinvolgono associazioni sportive nella diffusione della cultura di uno stile di vita sano nelle scuole primarie e secondarie. La scuola, che è l’attività che tiene occupato il bambino per due terzi della sua giornata, dovrebbe attivamente partecipare all’avvicinamento dei giovani alla pratica sportiva. Di questo parla l’Assessora allo Sport della Regione Lazio Elena Palazzo: “Vogliamo incoraggiare lo svolgimento dell’attività fisica, educare la popolazione giovanile a stili di vita attivi e sani, garantire il diritto allo sport e favorire percorsi di inclusione sociale a partire dalle fasce più giovani della popolazione“. Il programma laziale può contare su un fondo di due milioni di euro per la promozione dell’attività sportiva di base sui territori.

I benefici dell’attività fisica

La pratica sportiva dovrebbe iniziare attorno ai 4 anni. Durante la giovanissima età si verificano gli sviluppi motori e cognitivi più significativi. Prima dei 6 anni il movimento può favorire coordinazione ed elasticità, garantendo le basi per competenze fisiche più complesse. L’aspetto sociale dello sport può aiutare i bambini all’educazione affettiva, all’interazione, alla condivisione e al rispetto per gli altri: anche questa una componente che va inserita ben prima dei 10 anni. Insomma l’attività fisica compartecipa, insieme alla scuola, allo sviluppo educativo dei più piccoli sottolineando l’impatto sullo stile di vita. Per esempio, se si inizia a praticare sport sin dall’età formativa, si stabiliranno delle regole e abitudini che l’individuo porterà con sé. Lo sport per bambini aiuta a combattere la povertà educativa, promuovendo principi sani dello stare al mondo.

Il fattore economico gioca un ruolo cruciale nel far praticare sport ai bambini. L’iscrizione presso una società sportiva dilettantistica comporta una spesa che grava sulle famiglie in difficoltà. Per questo si parla ancora molto della possibilità di inserire un piano nelle scuole per aiutare e incentivare l’attività ludico motoria, soluzione ben lontana dalla concezione italiana di sport a scuola. A volte viene dimenticato, ma l’importanza di educare mente e fisico vanno di pari passo nella crescita dell’individuo.

Quale sport per bambini è il più indicato

Il parere degli esperti, tra educatori e pediatri, è quello di far praticare sport ai bambini facendoli divertire, migliorandone lo stato di salute e stimolando il loro sviluppo fisico, cognitivo e sociale; riducendo stress e incanalando l’energia in modo positivo. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) incoraggia i genitori a far svolgere almeno 60 minuti al giorno di attività fisica ai piccoli. Il nuoto è sicuramente l’attività con più benefici tra i quali l’imparare a stare a galla: essenziale nelle situazioni di pericolo. Fare movimento in piscina aiuta a costruire un fisico armonioso suscitando interesse nei bambini a partire dall’ambiente diverso che è quello acquatico. Dall’età di 4 mesi il bambino, con le precauzioni necessarie, può iniziare ad approcciarsi alla disciplina dell’acquaticità neonatale con il genitore. Il vantaggio di questa attività è l’aumento del controllo e del tono muscolare; in attesa di completare lo sviluppo motorio di base attorno ai 3 anni.

Il nuoto resta l’attività più consigliata tra gli sport per bambini. Lo sviluppo di abilità, autostima e relazioni sociali si può trovare in discipline come danza, atletica, arti marziali e giochi di squadra come il basket. Qualsiasi sport per bambini che aiuti il fisico a svilupparsi in modo sano potrà essere scelto, a seconda delle caratteristiche individuali. Alcune attività propongono un aspetto più ludico, altre più impostato, altre ancora agevolano la socialità o stimolano la curiosità. Un consiglio importante è di creare l’opportunità al bambino di provare tanti sport per renderlo consapevole delle scelte intraprese.

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Flavia Santilli

Flavia Santilli

Studio presso l'Università degli Studi de L'Aquila. Ho collaborato con diverse testate. Sportiva agonista e istruttrice di nuoto. Aspirante pubblicista, scrivo per BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista. E tu cosa stai aspettando?

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