Nonostante l’inflazione e il clima di incertezza economica, a Natale gli italiani non rinunciano al piacere della tavola. Anzi, valorizzano ancora di più i prodotti tipici del territorio, che rappresentano una fonte di orgoglio e di identità. Questo è il quadro che emerge dal rapporto “La guerra a tavola”, realizzato da Coldiretti (Confederazione nazionale coltivatori diretti) e Censis (Centro studi investimenti sociali), presentato al Forum internazionale dell’agricoltura e dell’alimentazione, che si è tenuto a Roma il 23 novembre 2023.

Cresce il consumo di pasta, pane e legumi. Premiato il biologico e il km zero

Il rapporto realizzato da Coldiretti/Censis ha analizzato come la crisi economica e geopolitica ha influito sulle abitudini alimentari degli italiani, modificando il menù di un consumatore su tre, che ha dovuto rinunciare ad alcuni alimenti o ridurne le quantità. In particolare, sono diminuiti i consumi di carne, pesce, frutta e verdura. Sono aumentati quelli di pasta, pane e legumi, con una preferenza per i prodotti più nutrienti, ma anche più semplici da conservare e preparare. L’indagine evidenzia anche come i consumatori siano sempre più attenti alla qualità e alla provenienza dei prodotti che acquistano, privilegiando il biologico, la filiera corta e il chilometro zero.

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Nonostante l’inflazione gli italiani non rinunciano al pranzo di Natale

Quest’anno, il pranzo di Natale peserà di più sui portafogli degli italiani. Secondo la stima della Coldiretti, il costo medio della spesa natalizia per una famiglia di quattro persone è salito a 230 euro nel 2023, con un aumento del 7% rispetto al 2022.

L’incertezza economica non ha, tuttavia, influito sulla passione per la buona tavola. La maggior parte degli intervistati ha dichiarato di amare il buon cibo e di apprezzare i momenti di condivisione con i propri cari.

Ma, in vista del Natale, molti si chiedono come celebrare le feste, senza compromettere il bilancio familiare. Il conflitto in Ucraina ha provocato la carenza di alcune materie prime, come lo zucchero, il burro e le mandorle. Di conseguenza, l’inflazione ha investito anche i prodotti tipici delle feste, tra cui il panettone, il torrone e lo spumante.

Dall’ultima indagine condotta dall’Osservatorio nazionale federconsumatori, emerge che il costo del panettone tradizionale è cresciuto del +9% rispetto allo scorso anno. Ma nonostante l’aumento del prezzo, il dolce natalizio resta il preferito dagli italiani, con una quota del 60% sul totale dei prodotti serviti. Il panettone è un prodotto tipico Made in Italy, apprezzato anche all’estero. Il segreto del suo successo è la qualità degli ingredienti e la lavorazione artigianale, che lo rendono unico e inimitabile.

Creatività e sostenibilità a tavola per risparmiare con gusto

Di fronte a questo scenario, i consumatori cercano di adattarsi e di trovare soluzioni alternative per risparmiare, senza rinunciare allo spirito natalizio. Molti optano per acquistare online, approfittando delle offerte e dei servizi di consegna a domicilio. Secondo le stime di Circana (Centro interregionale per la cooperazione e l’analisi) per l’Osservatorio Sigep (Sistema informativo per la gestione delle politiche pubbliche), il commercio elettronico nel settore dolciario ha registrato una crescita del 30% rispetto al 2022, raggiungendo un valore di 300 milioni di euro. 

L’inflazione è particolarmente sentita a Natale, nel momento in cui consumi aumentano e le famiglie devono fare i conti con i prezzi in crescita. Ma allo stesso tempo il Natale è anche il periodo in cui si verifica il maggior spreco di cibo, soprattutto di prodotti freschi e deperibili, come frutta, verdura, carne e pesce.

Per contrastare il fenomeno, l’Università di Bologna ha sviluppato l’applicazione Sprecometro, disponibile su Google Play e su App Store. Con Sprecometro, si possono scoprire ricette d’autore per dare nuova vita agli avanzi, preparando piatti sostenibili e gustosi. Inoltre, l’app permette di calcolare lo spreco alimentare in grammi, analizzandone l’impatto economico e ambientale.

In risposta, dalla Danimarca arriva l’applicazione Too Good To Go, lanciata in Italia nel marzo 2019. L’app permette di acquistare a prezzo scontato il cibo rimasto invenduto da diversi tipi di negozi, come ristoranti, panifici, pasticcerie e supermercati. Il cibo viene proposto in una Magic Box, una scatola a sorpresa con prodotti scontati.

Un problema complesso come quello degli sprechi alimentari richiede soluzioni innovative e concrete, che promuovano una cultura del risparmio e della sostenibilità, in linea con gli obiettivi delle Nazioni Unite e dell’Unione europea.

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Cibelle Dardi Da Silva

Cibelle Dardi Da Silva

Navigo costantemente tra parole e numeri per raccontare i cambiamenti nella società e nell'economia, esplorando i temi della finanza personale e della tutela del consumatore. Aspirante pubblicista, scrivo per BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista.

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