Cosa vedere alle Eolie? Il piccolo arcipelago mediterraneo offre bellezza eterogenea concentrata nei pochi km quadrati emersi dall’acqua e le sette isole sono stati d’animo da associare agli elementi. Stromboli, Vulcano e Lipari sono fuoco, Salina è insieme terra e aria, Alicudi e Filicudi sono acqua. A Panarea, invece, la natura cede il posto alla moda, ai locali e alle esclusive terrazze vista mare.

Cosa vedere alle Eolie: Salina, l’isola verde dell’arcipelago

Si può cominciare ad esplorare la più verde delle sette, Salina. Guardandola dall’alto, o osservando una sua cartina, è evidente come i centri abitati si sviluppino ai piedi di due montagne (antichi vulcani spenti) ricoperte da folta vegetazione. Sono le “due sorelle”, come le definisce Giuseppe di Salina Ecogastronomica, una startup nata per raccontare ai turisti l’isola da un punto di vista differente, ecogastronomico appunto.

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Grazie alla fiorente agricoltura, vanta una tradizione culinaria secolare legata alla terra. Da Alfredo a Lingua, con pochi euro si possono assaggiare il pane cunzatu alle cipolle, ai pomodorini con ricotta salata o ai capperi e delle ottime granite, tra le migliori dell’isola.
Impossibile resistere alla cucina tipica eoliana di Mamma Santina nel comune di Santa Marina, tra i più antichi ristoranti dell’arcipelago ma anche hotel vista mare, con stanze ricavate all’interno di locali dalla tipica architettura eoliana.

Nella frazione di Malfa si trova l’unico ristorante stellato, il Signum. La giovanissima chef Martina Caruso nei suoi menù concede ampio spazio a tutte le eccellenze dell’isola. A conclusione di ogni pasto, prima del dessert, non manca mai il gelato al cappero, rivisitazione in chiave gourmet del prodotto più celebre di Salina.
Un tour a 360° dell’isola passa anche dalle sue spiagge. C’è Rinella, che come il nome suggerisce, è adatta a chi preferisce la sabbia. E poi c’è la spiaggia dello Scario che, all’opposto, è fatta di sassi talmente grandi che sarebbe impossible piazzare le asciugamani a terra. Per questo si noleggiano dei materassini gonfiabili che attutiscono l’impatto con le pietre.

Stromboli e la sciara del fuoco

Da Salina si può raggiungere Stromboli con qualche miglio di navigazione, dopo una sosta-bagno nelle acque smeraldine di Panarea. Trovarsi dinanzi ad una montagna fumante che sbuca dal mare è sorprendente per il turista. È invece abitudine per i circa trecento temerari che hanno scelto di abitare sulla remota isola anche in inverno. Le frazioni di Ginostra (raggiungibile solo via mare) e San Vincenzo si sviluppano sul lato opposto rispetto alle colate laviche. L’unico segnale della presenza di un vulcano attivo a poche centinaia di metri è il rombo incessante con cui ci si addormenta la notte.
Gli appassionati di geologia possono cimentarsi in un trekking estremo verso la sciara del fuoco, i meno coraggiosi possono godersi lo spettacolo dell’eruzione dall’acqua, a bordo di una delle imbarcazioni che offrono questo servizio.
A Stromboli si passeggia tra il bianco delle case che contrasta la sabbia nerissima delle sue spiagge, la vita procede a ritmo lento e ci si può rifocillare con un’ottima granita ai gelsi da Canneto, o con una birra sul mare vista Strombolicchio, lo scoglio dalla forma curiosa visibile dal porto.

Cosa vedere alle Eolie: le stelle di Alicudi

Talvolta vivere in condizioni estreme può essere un valore aggiunto. È quello che succede alla manciata di abitanti della minore isola eoliana, e ai fortunati che in estate riescono ad accaparrarsi un posto in uno degli esigui alloggi esistenti. Ad Alicudi, la più lontana dalla costa, le strade non sono asfaltate e non ci sono i nomi delle vie, il centro abitato si sviluppa in altezza, ci si sposta in groppa agli asini e ogni gradino ha un numero impresso. Ma soprattutto, non c’è l’illuminazione pubblica. Ad Alicudi, di notte, quando si alzano gli occhi al cielo si vedono ancora tutte le stelle.

Le isole Eolie sono la meta ideale per chi ama stare a contatto con la natura, il mare e i local. Tranne che nel mese di agosto, si riesce ancora a respirare l’autentica atmosfera isolana dove il tempo sembra essersi fermato.

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Mariarita Persichetti

Mariarita Persichetti

Laureata in Management con una tesi in marketing territoriale. Viaggio, scrivo, fotografo e degusto formaggi. Su Buonenotizie.it parlo di progetti sostenibili e innovativi nel turismo, cultura gastronomica e mondo. Aspirante pubblicista, scrivo per BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista.

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