Il Governo Italiano tramite l’Agenzia delle Dogane e Monopoli ha emanato un nuovo decreto legislativo che rafforza i controlli e la rigidità delle licenze per gli operatori del gioco d’azzardo nella nostra penisola. Il cambiamento arriva a seguito di una serie di riforme portate a termine negli ultimi cinque anni, che mirano a creare un sistema equo, protetto, sicuro per i consumatori e a combattere il gioco illegale, problema ancora fortemente radicato sul territorio.
I cambiamenti dal 2018 a oggi
Il Decreto legislativo 41/2024 modifica il sistema di licenza che era stato confermato nel 2018 e offre agli operatori dei migliori casinò italiani nuove concessioni. Il settore del gioco d’azzardo in Italia ha raggiunto un valore di oltre 5 miliardi di euro annui ed è un’importante industria per le entrate erariali e anche per il numero di lavoratori che ne fanno parte.
Nel 2018, il costo della candidatura per una licenza decennale era di 200.000 €. Tale licenza permetteva agli operatori di gestire piattaforme di casinò online, scommesse sportive e altre tipologie di gioco d’azzardo in concordanza con le normative del Paese. Il ritorno sull’investimento per gli operatori in Italia era dunque fenomenale e portò alla rapida nascita di oltre 400 domini gestiti da sole 90 licenze.
Il nuovo decreto aumenta radicalmente in costo di acquisizione di una licenza per il gioco d’azzardo: nel 2025 la candidatura dovrà essere pagata in anticipo e costerà ben 7 milioni di Euro, con un potenziale di generare entrate di oltre 320 milioni di Euro per le casse statali.
Sfide e opportunità per gli operatori
Nonostante l’esorbitante nuova tassa di candidatura per la licenza, tutti i più importanti operatori del settore hanno già inviato la propria proposta per continuare a gestire le proprie piattaforme in Italia; questo è un ottimo segnale per il settore e conferma la certezza che i redditi provenienti dal gioco online rimangano vantaggiosi e sufficienti per mantenere vive e far fiorire aziende nel nostro territorio. Anche i casinò terrestri come quello di Venezia e di San Remo hanno scelto di chiedere una licenza.
Una delle sfide principali a cui gli operatori dovranno far fronte è la ristrutturazione delle proprie operazioni: come abbiamo menzionato sopra, al momento si contano 90 licenze che operano oltre 400 domini ma, dall’entrata in vigore del nuovo Decreto, ogni licenza sarà limitata a gestire un solo dominio. Questo repentino cambiamento è pensato per facilitare i controlli e l’applicazione delle normative, ridurre le frodi e ravvivare la lotta contro il gioco illegale. L’Agenzia delle Dogane e Monopoli prevede che il numero di domini attivi a marchi con licenza si ridurrà di circa la metà, rappresentando un’ottima opportunità per i nuovi operatori che vogliono entrare sul mercato italiano, riducendo la diluizione dei siti web e brand.
Modifiche a livello di tassazione e conformità
Le modifiche apportate dal Decreto non si limitano ai costi di licenza, ma si estendono alla tassazione delle operazioni del gioco d’azzardo. Di seguito elenchiamo le norme principali che saranno adottate entro fino 2025:
- Tassa del 3% sul reddito netto annuale;
- Tassa del 25,5% delle entrate lorde sulle giocate nei casinò online;
- Tassa del 24,5% delle entrate lorde sulle scommesse sportive.
In aggiunta, gli operatori dovranno contribuire per almeno lo 0,2% delle entrate lorde verso i programmi di gioco responsabile, altro impegno importante che il Governo sostiene fin dalla prima regolamentazione del gioco d’azzardo.
Rimangono inalterati gli obblighi delle piattaforme di offrire opportunità di autoesclusione, limiti di deposito e meccanismi per bloccare l’accesso ai giocatori affetti da ludopatia.
Il tempo sta per scadere
Il Governo italiano ha stabilito che le licenze correnti saranno valide solamente fino a marzo 2026 e prevede di finalizzare il rilascio di quelle nuove entro settembre 2025. Gli operatori hanno dunque poco tempo per completare la propria candidatura e, una volta accettata, adattarsi alle nuove normative e regole di conformità onde evitare sanzioni severe.
Il Governo scommette sul futuro del gioco
Il Governo italiano continua a rimanere all’avanguardia in Europa per le normative e regolamentazione del gioco d’azzardo nel Paese oltre che per il rispetto del gioco responsabile e la lotta a quello illegale.
La scommessa sta nello sperare che tutti gli operatori presenti al momento richiedano e paghino il costo della nuova licenza per portare allo stato oltre 350 milioni di Euro.
Qualunque sia il numero di candidature finali, il totale sarà di certo maggiore dei guadagni attuali e aiuterà gli enti nazionali ad avere maggiore controllo sul settore del gioco.

