Il nuoto è uno degli sport maggiormente completi: quest’attività fisica consente uno sviluppo unico del corpo e molteplici benefici sulla salute.

Uno sport completo: il nuoto

Il nuoto è da sempre considerato lo sport più completo e salutare fra le varie attività fisiche presenti. Consigliato a tutti, dati i molti benefici per fisico e salute, è finalizzato al galleggiamento e alla propulsione. Durante la manovra motoria, infatti, non vi è contatto con superfici solide. Il lavoro, distribuito su gran parte delle masse muscolari del corpo, è favorito da un peso specifico minore. A differenza di altri sport, poi, il nuoto non si basa solo su determinate articolazioni, ma distribuisce lo sforzo del movimento su tutto il corpo in maniera omogenea. Questo, inoltre, sollecita muscoli che di solito non vengono mai attivati da altri sport, come quelli del collo o della schiena.

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I benefici di un’attività fisica a basso rischio traumatologico

Il nuoto è generalmente indicato per chi soffre di artrosi e per chi presenta problemi alle ginocchia. Come scritto anche su Gibaud.it inoltre, è utile per le donne in gravidanza, per gli anziani e i reduci da infortuni. In tutti questi casi, infatti, può essere una delle poche attività fisiche praticabili per mantenere allenate le proprie capacità aerobiche. Un grande vantaggio per i portatori di difetti ortopedici o neurologici è dato anche dalla minor incidenza in acqua della forza di gravità. Quest’ultima è bilanciata dalla spinta idrostatica, la quale consente di muoversi senza avvertire il peso del proprio corpo.

Il nuoto, però, è anche un’attività umana che si sviluppa attraverso uno scambio di energia tra il soggetto e l’ambiente acquatico. Un trasferimento finalizzato allo spostamento. Considerata nel suo insieme, essa potrebbe essere trattata come una funzione integrata. Per nuotare, infatti, è necessario il movimento coordinato degli arti rispetto al tronco. La coordinazione è garantita dalla sensibilità contemporanea di tutti gli elementi fisici e motori in gioco. Su questi si inseriscono anche gli aspetti tecnici (ovvero i diversi stili di nuoto), di contesto o motivazionali.

A tal proposito, è bene specificare i più importanti benefici che il nuoto può regalare a corpo e mente durante la sua esecuzione. In quanto attività sportiva, il nuoto ha una grande componente cardiorespiratoria, come scritto anche su Auxologico.it. Inoltre, appartiene anche alle attività di resistenza, col vantaggio di reclutare nel gesto specifico (di ogni stile) tutta la struttura corporea in modo non necessariamente traumatico. Il nuoto, infatti, è un’attività a basso rischio traumatologico e può essere utilizzato anche per trattamenti di fisioterapia o di recupero del movimento. Solitamente, o nel caso specifico, di percorsi riabilitativi post infortunio e post operatori.

Come superare la paura dell’acqua: rimedi e consigli

Infine, il nuoto è perfetto per i bambini perché contribuisce allo sviluppo armonico e completo della loro struttura ossea. Questa disciplina sportiva, del resto, rientra fra le attività più armoniche e modellanti per il fisico. Col nuoto è più facile aumentare la massa magra e ridurre quella grassa. Inoltre, rinforza i muscoli delle braccia, delle spalle e del dorso, rendendo possibile ottenere un portamento elegante e slanciato. Grazie alla resistenza opposta all’acqua, in aggiunta, il nuoto risulta efficace anche come azione anti-cellulitecontro i cuscinetti delle gambe e del punto vita.

Ciò che contraddistingue quest’attività sportiva tanto utile quanto efficace, però, è anche la paura. Quest’ultima può presentarsi a qualsiasi età, e vale sia per l’idrofobia (ovvero la paura dell’acqua) che per la talassofobia (ossia il terrore del mare). Superarla può richiedere tempo e fatica. Per farlo, è necessario anzitutto modificare la propria percezione dell’acqua. Come spiegato su StudiPsicoterapiaTeresaRemoli.it, la risposta alla fobia è sempre e comunque soggettiva. In tal senso, è fondamentale cambiare il proprio approccio e immergersi senza timori, evitando anche il rischio di trasmissibilità. Nel caso in cui la persona fobica sia un genitore, infatti, è consigliato affrontare il problema per evitare il rischio che il figlio possa ereditarla.

Una concreta possibilità di vittoria contro la fobia dell’acqua è costituita dall’esposizione graduale e progressiva alla situazione e dall’imparare a gestire la paura stessa. Fondamentale, in tal senso, è l’utilizzo di tecniche di rilassamento, respirazione e meditazione specifiche. La psicoterapia di breve, medio o lungo termine inoltre, consente di tornare all’origine del problema, risalendo al trauma iniziale. Insomma, affidarsi ad un professionista specializzato è sempre una mossa vincente. Il nuoto, infatti, dev’essere vissuto come un’esperienza rilassante e in grado di aggiungere un’abilità tanto utile quanto necessaria. Dopotutto, l’acqua è un elemento che avvolge e sostiene.

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Antonio Di Bello

Antonio Di Bello

Studente universitario con esperienze lavorative in ambito comunicativo e giornalistico. Amo raccontare tutto ciò che circonda il mondo del calcio, della pallavolo e della Formula Uno. Aspirante pubblicista, scrivo per BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista.

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