Da questi scrutini gli studenti saranno giudicati anche in educazione civica.

Educazione civica torna in pagella. È tempo di scrutini e tra le valutazioni che figureranno sul registro elettronico, un posto sarà riservato anche all’educazione civica, studio dello stato, delle sue istituzioni e delle sue regole. La legge n°92/2019 ha infatti stabilito il reinserimento della disciplina in ogni ordine e grado scolastico a partire dal 1 settembre 2020, per  formare i giovani a essere i cittadini migliori del futuro, attivi nelle attività socio-politico-culturali della comunità e rispettosi nei confronti delle leggi. 

L’educazione civica torna in pagella: ok, ma come sarà valutata?

L’educazione civica da quest’anno diventa interdisciplinare  e occupa il piano didattico annuale per 33 ore, suddivise tra tutti i docenti del consiglio di classe, che valuteranno gli studenti facendo riferimento a griglie strutturate autonomamente da ogni singolo istituto sulla base delle competenze richieste nelle linee guida. In particolare si osserverà l’interesse e la partecipazione attiva degli studenti alle attività proposte, la collaborazione, l’acquisizione delle conoscenze e l’autonoma applicazione. Il voto unico che gli studenti riceveranno nel primo e nel secondo quadrimestre sarà il risultato della media aritmetica/ponderata di tutti i voti proposti dai singoli docenti a fronte delle verifiche effettuate.

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Insegnanti e alunni studiano l’educazione civica

I temi trattati in educazione civica saranno diversi per le singole materie ma faranno riferimento alle linee guida presenti nella legge. Nell’art.6 del documento si fa inoltre riferimento alla formazione dei docenti attraverso corsi specifici  attivati dai singoli istituti per analizzare il contenuto della legge e redigere una griglia di valutazione che verifichi l’acquisizione delle competenze. Le ore di educazione civica saranno preziose per approfondire la conoscenza degli articoli fondamentali della Costituzione italiana, ma anche i temi fondamentali proposti dall’Agenda 2030 in termini di sostenibilità ambientale e tutela del patrimonio naturale e artistico-culturale. Inoltre sarà riservato spazio a temi inerenti  alla legalità e alla digitalizzazione. Conoscenze che serviranno a sviluppare competenze ispirate ai valori della responsabilità, legalità e solidarietà, rafforzando il rispetto verso le persone, gli animali e la natura. 

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Francesco Bia

Francesco Bia

Docente di lettere e aspirante pubblicista. Ho collaborato per sei anni con due settimanali locali scrivendo di attualità, cultura, spettacolo, cronaca e sport. Oggi collaboro con BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista.

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