Il dibattito sul calendario scolastico degli studenti italiani è ciclico e mette in evidenza una contraddizione apparente tra la percezione comune e i dati reali. Nonostante l’Italia abbia una delle vacanze estive più lunghe in Europa gli studenti italiani trascorrono effettivamente più giorni a scuola degli amici europei. Quali cambiamenti dovrebbe adottare il calendario scolastico italiano? Oggi, una petizione lanciata su change.org pone l’accento sulle difficoltà delle famiglie italiane rispetto ai tempi scolastici.

Quante vacanze fanno gli studenti italiani?

L’Italia offre una delle pause vacanziere estive più lunghe in Europa, durando 14 settimane, in contrasto con i 6-8 settimane di molti altri paesi come Francia, Germania e Regno Unito, e le 10-12 settimane di nazioni come Finlandia, Grecia e Spagna.

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Tuttavia, nonostante ciò, gli studenti italiani frequentano la scuola per circa 200 giorni all’anno, molto più degli altri paesi europei, che mediamente si attestano attorno ai 170 giorni. Ad esempio, la Germania ha 193 giorni di scuola, il Regno Unito 190, la Francia 162 e il Belgio 157. La differenza principale è che in Italia le vacanze sono concentrate principalmente nei mesi estivi, mentre in altri paesi ci sono pause più frequenti durante l’anno scolastico. Questo approccio può contribuire a evitare l’affaticamento degli studenti e il cosiddetto “summer learning loss“. Su change.org, la piattaforma di petizioni per il cambiamento oggi una nuova petizione pone l’accento sul necessario rinnovamento del calendario scolastico italiano.

Una petizione per cambiare il calendario scolastico italiano

Periodicamente, in Italia, emerge la proposta di allungare il calendario scolastico. È un approccio necessario?

“Un’estate piena rasa” è la petizione lanciata su charge.org, sostenuta da attiviste mamme e Weworld.onlus, per modificare il calendario scolastico e le ore in classe per i ragazzi fino a quattordici anni. Le attiviste, Francesca Fiore e Sarah Malnerich, conosciute come @mammadimerda sui social, insieme a WeWorld, stanno cercando di costruire un nuovo modello di tempo scuola.

In passato, il calendario scolastico italiano prevedeva la fine delle lezioni a maggio e la ripresa a ottobre, sincronizzando così il periodo scolastico con la raccolta del grano, consentendo a tutti, compresi i figli dei contadini, di partecipare alle lezioni. Attualmente, il calendario scolastico italiano mantiene una simile pausa estiva con 14 settimane.

La petizione delle attiviste sta riscuotendo successo, oggi si contano oltre 28mila firme per il raggiungimento dell’obiettivo a 35mila. Le loro richieste sono chiare: garantire equità per tutti i bambini, consentendo loro di usufruire di centri estivi, indipendentemente dalla loro situazione economica. Assicurare l’accesso a pasti scolastici completi, specialmente nel Sud Italia dove la carenza è diffusa. Prevenire la perdita di competenze durante le vacanze estive, riducendo il rischio di abbandono scolastico.

Infine chiedono alle Istituzioni di costruire nuovi spazi educativi, migliorando l’infrastruttura scolastica nel Paese e rivedere l’approccio didattico, integrando l’educazione formale con quella informale coinvolgendo il terzo settore e il volontariato.

Il progetto di Save the children e Fondazione Agnelli per il contrasto del «summer learning loss»

Difficile trovare opinioni discordanti sulla necessità di rivedere il calendario scolastico italiano. In sintesi, la campagna ha aperto un dibattito ampio e complesso sul sistema scolastico nazionale, mettendo in luce una serie di problematiche che stanno diventando sempre più evidenti. Queste questioni hanno scatenato una protesta sociale profondamente radicata nel malcontento collettivo, evidenziando la percezione diffusa che la scuola italiana sia in difficoltà nel competere con gli standard educativi di altri Paesi europei, nonostante gli sforzi degli insegnanti e del personale scolastico.

Progetti estivi innovativi non mancano ma non sono sempre attuabili dalle famiglie o dagli Istituti comprensivi. Un progetto estivo di successo è Arcipelago Educativo, creato da Save the Children e la Fondazione Agnelli, che ha combattuto efficacemente la “summer learning loss.” I risultati presentati a Roma nel febbraio 2023 sono stati sorprendenti e vanno a sostegno della petizione su change.org lanciata dalle due attiviste: durante l’anno precedente, i ragazzi coinvolti nel progetto hanno fatto progressi equivalenti a circa 2 mesi in matematica e 3,5 mesi in italiano. Coloro che non hanno partecipato al progetto hanno invece subìto un declino nelle loro abilità, sebbene in misura variabile. I partecipanti ad Arcipelago Educativo hanno continuato a migliorare, soprattutto nella comprensione dei testi, andando oltre la semplice compensazione delle perdite estive.

L’Italia, in confronto ad altri Paesi europei, vanta il record di giorni di frequenza scolastica, ma è anche il Paese che chiude le proprie scuole per il periodo più lungo. Se la scuola non è un parcheggio (come denunciano molti insegnanti) il summer learning loss è oggi un fenomeno anche italiano e i Ministri dovranno quantomeno affrontare questa sfida misurando l’Italia su strategie pedagogiche diverse.

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Carlotta Vercesi

Carlotta Vercesi

Parlo della nostra società e di come essa comunica. Il mio obiettivo è di scardinare la narrazione catastrofista e di raccontare le buone idee senza dimenticare i piani politici, sociali, economici. Aspirante pubblicista, scrivo per BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista.

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