Nella mattinata di lunedì 16 ottobre, il Consiglio dei Ministri ha approvato la Legge di Bilancio 2024. Si tratta di una Manovra Fiscale da 24 miliardi di euro complessivi, definita da Giorgia Meloni “seria, realistica, che non disperde risorse ma si concentra su alcune grandi priorità”. Nodale, secondo il governo, la riduzione della pressione fiscale in favore dei lavoratori con redditi medio-bassi e dei pensionati.

I punti sui quali si articola la manovra sono: taglio del cuneo fiscale, rinnovo dei contratti della P.A., sanità, famiglia, lavoro, pensioni, infrastrutture e imprese. Sono previsti anche alcuni bonus, come quello sugli asili nido o il bonus natalità. Prorogato inoltre il bonus casa per gli under 36, che sarebbe dovuto scadere il 31 dicembre 2023.

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Il problema mutui in Italia

In Italia comprare casa sta diventando sempre più difficile, in particolare per i giovani. La poca disponibilità liquida, l’incertezza sul futuro e quella sul lavoro, si sommano a rate dei mutui in molti casi insostenibili, anche a causa dei tassi d’interesse. Il 2023 ha fatto registrare un calo del 29,5% dei mutui; oltre all’instabilità economica di molte famiglie, un’altra causa determinante è l’aumento dei tassi d’interesse voluto dalla BCE, che ha indirizzato molte persone a privilegiare l’utilizzo di propri capitali rispetto a forme di finanziamento.

Tra tassi fissi e variabili, può capitare che un soggetto senza un’adeguata educazione finanziaria si senta spaesato nella scelta. Oggi i tassi fissi per un mutuo si aggirano intorno al 4%. Diversa, invece, la situazione per quelli variabili. Inevitabilmente, la politica del rialzo dei tassi voluta dalla BCE ha avuto ripercussioni sul panorama dei mutui delle case. In difficoltà si trovano sia coloro che vogliono contrarre un mutuo oggi, per l’accesso al credito a queste condizioni, sia chi un mutuo lo ha già. Dopo essersi visti quasi raddoppiare la rata del mutuo per via dell’aumento dei tassi, sono molti i soggetti che stanno valutando di rinegoziare il mutuo o passare al tasso fisso: questo comporterebbe una rata sul mutuo tendenzialmente più alta, ma eviterebbe a milioni di famiglie spiacevoli sorprese come l’aumento delle rate di centinaia e centinaia di euro, come in questo periodo.

Perché è importante il bonus casa 2024

L’ultima Legge di Bilancio ha approvato la proroga del bonus casa per l’acquisto di un immobile. È questa una delle risposte volute dal governo per fronteggiare l’aumento dei tassi d’interesse voluto dalla Banca Centrale Europea. Questa agevolazione può essere richiesta da tutti gli under 36, a condizione che abbiano un ISEE massimo di 40.000 euro e che il valore della casa non superi i 250.000 euro. I vantaggi agiscono su due fronti: l’accesso al credito per l’acquisto della prima casa e i benefici fiscali sulla tassazione applicata all’acquisto.

Per quanto concerne l’accesso al credito, le agevolazioni riguardano il cosiddetto Fondo di garanzia prima casa, in cui lo Stato si espone nella misura dell’80% sull’acquisto. Le agevolazioni fiscali, invece, attingono:

• l’esenzione dall’imposta di registro, ipotecaria, e catastale;
• la riduzione del 50% sugli onorari notarili;
• il credito d’imposta pari all’IVA corrisposta, che potrà poi essere portato in diminuzione dalle imposte di registro, ipotecarie, e catastali.

Bonus casa, come accedere e i risultati finora

Per accedere al bonus casa under 36, occorre presentare la domanda alla banca o all’istituto finanziario presso il quale si vuole accendere il mutuo. Bisogna poi esibire un ISEE non superiore ai 40 mila euro; per ottenere il documento, si può accedere alla piattaforma online del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, oppure rivolgersi alla sede CAF ACLI più vicina.

È un momento storico complicato per tutto il settore immobiliare, che nel primo semestre del 2023 ha fatto registrare un calo del 8,7% delle compravendite e del 29,5% dei mutui. Una delle poche note positive è il dato che riguarda gli under 36. Anche grazie al bonus casa, sono migliaia i giovani che hanno deciso di acquistare la loro prima casa. Il dato è in calo (-28,1%), ma al di sotto della media nazionale (-29,5%). I giovani tra i 18 e i 35 anni, poi, rappresentano la fetta più grande del totale dei mutui concessi (38,6%).

Da solo, il bonus casa non basta. Per sbloccare la “paura” di moltissimi giovani in Italia occorrono manovre decise che vadano nella stessa direzione.

Comunque, il bonus casa è un provvedimento valido che ha già aiutato tanti giovani ad affrontare le spese per compiere questo grande passo. La sua proroga e un calo graduale dei tassi d’interesse nel 2024, sono segnali positivi per una possibile ripresa del settore immobiliare.

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Tommaso Barbiero

Tommaso Barbiero

Nasce a Busto Arsizio, nel varesotto, 25 anni fa. Laureato in Scienze della Comunicazione, attualmente collabora con due testate giornalistiche: Buonenotizie.it e Sprint e Sport. Scrive di sport, ma anche di ambiente e sostenibilità. Crede nel potere della parola come strumento per fare buona comunicazione, che sia propositiva e costruttiva, oltre che seria e affidabile. Aspirante pubblicista, scrivo per BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista.

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