Durante il corso di quest’anno e per i prossimi due anni il mondo del volontariato europeo avrà a disposizione 145 milioni di euro dalla Commissione per finanziare progetti di solidarietà gestiti dai giovani, gruppi di volontariato in settori ad alta priorità.

In che modo l’UE tutela questa attività, fondamentale per ogni società civile?

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Volontariato europeo: cos’è e cosa fa il Corpo europeo di Solidarietà?

Dal 2018 l’Unione europea ha messo mano al settore del volontariato con una importante riforma che ha istituito il Corpo Europeo di Solidarietà, un programma finanziato dalla Commissione Europea e gestito attraverso l’Agenzia esecutiva per l’istruzione e la cultura (EACEA). Il Corpo opera in collaborazione con agenzie nazionali ed Enti di settore (i “Centri Risorse”) ed è collegato al Portale Europeo per i Giovani che raccoglie informazioni e opportunità per i giovani che vivono, studiano e lavorano in Europa.

Ma quali sono i numeri del volontariato in Europa? In 7 anni quasi 185mila giovani hanno partecipato a iniziative di solidarietà che spaziano dal sociale all’ambiente e non solo.

 145 milioni in più dall’Europa per il 2024

La Commissione europea a fine novembre 2023 ha aperto un Bando da 145 milioni di euro aperto alle organizzazioni di volontariato nazionale e invitato l’Europa del sociale a presentare proposte nell’ambito del Corpo europeo di solidarietà. Il Bando intende sovvenzionare progetti di volontariato e progetti di solidarietà sociale: parliamo quindi di sviluppare azioni di inclusione sociale, assistenza alle persone con minori opportunità e in carcere, accompagnamento della popolazione alle transizioni verde e digitale, alla partecipazione democratica e alle sfide per la salute.

Si aggiunge anche l’assistenza ai rifugiati ucraini e “viaggi ecologici” per attività di ripristino degli habitat. I fondi permetteranno ai giovani europei di viaggiare oltre i confini europei e portare il loro impegno oltre il Vecchio Continente.

Come partecipare al Corpo europeo di solidarietà?

Possono partecipare al Bando, che scade il 20 febbraio 2024, le Organizzazioni nazionali che presentino progetti di volontariato affidati a giovani tra i 18 e i 30 anni dentro l’UE, e tra i 18 e i 35 anni per il volontariato-umanitario fuori dall’UE.

Il bando è aperto anche a gruppi di volontariato e organismi pubblici e privati con marchio di qualità europeo che le certifichi come attività di solidarietà di alta qualità in linea con i requisiti europei.

Per agevolare i partecipanti è stata realizzata una Guida al Corpo europeo di Solidarietà che fornisce indicazioni preziose su come inviare la proposta e su quali progetti l’UE intende puntare nei prossimi anni.

Giovani europei: un riconoscimento politico

Il coinvolgimento dei giovani diventerà determinante nel 2024, anno di elezioni del Parlamento europeo e di grande fermento politico. La Commissione intende promuovere momenti di confronto, tavole rotonde ed incontri fra istituzioni e giovani. Non solo, la Commissione ha rilanciato la “verifica nell’ottica dei giovani”, un meccanismo di controllo sulle politiche europee che permetterà ai giovani di esprimersi sulle iniziative europee in materia di salute e benessere, ambiente e clima, istruzione e formazione, cooperazione internazionale e valori europei. Le tematiche intorno alle quali si registrano le maggiori preoccupazioni delle nuove generazioni.

Tale riconoscimento “politico” sarà ancor più valorizzato nella Settimana europea della gioventù 2024 che si svolgerà dal 12 al 19 aprile e sottolineerà la necessità di una maggiore partecipazione democratica dei volontari ai processi elettorali europei.

Un segno inequivocabile del maggior peso decisionale assunto negli anni dai giovani, anche dopo le lotte sul clima e le iniziative dell’Anno europeo dei giovani (2022): un fermento operativo che non si ferma, ma anzi avanza in tanti settori e conferma il maggiore coinvolgimento sociale del volontariato nella politica dell’Unione che verrà.

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Antonio Mazzuca

Antonio Mazzuca

Dal 2007 sono redattore editoriale tecnico-giuridico esperto e formatore in materia di salute e sicurezza sul lavoro e tutela ambientale. Sono il coordinatore editoriale della Testata tecnica InSic.it e dal 2015 editore della testata culturale registrata Gufetto.press dedicata al mondo della cultura off per le quali scrivo news, articoli, recensioni, interviste e approfondimenti e svolgo formazione ai redattori sia per la parte critica che redazionale e per la scrittura in ottica SEO.

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